Il 26 maggio 2017 sono state pubblicate diverse comunicazioni nel sito del Ministero della Giustizia, alla sezione riservata al concorso per assistenti giudiziari. Queste nuove disposizioni hanno generato un vero e proprio caos e una situazione di malcontento generale. Infatti si accusa il Ministero di non aver saputo gestire la selezione pubblica, a causa della notevole quantità di domande pervenute, nonostante si trattasse di una circostanza facilmente prevedibile, visti i requisiti richiesti. Da questa cattiva gestione sarebbero emerse forti discriminazioni nei confronti di diversi candidati.

Cosa denunciano i concorsisti che vogliono presentare ricorso?

Nel provvedimento del Ministero del 26 maggio, si legge: "Rilevato che la Commissione in data 25 maggio 2017 ha deliberato, ai fini della corretta formazione della graduatoria dei candidati ammessi alle prove scritte, di attribuire il punteggio previsto per la risposta esatta (ovvero punti 1) per ogni risposta tronca presente nei questionari somministrati e a cui il candidato abbia omesso di rispondere o abbia risposto in modo errato, con annullamento pertanto del punteggio attribuito in modalità automatica secondo quanto previsto dall'articolo 3 del decreto di questo direttore generale del 3 aprile 2017 (-0,35 per le risposte errate e -0,15 per quelle non date); continuando con: "Ritenuto che alla partecipazione a tale sessione di rinnovo della prova preselettiva avranno diritto di presenziare i candidati interessati dalla somministrazione di questionari con domande o risposte tronche, ad eccezione di quelli che hanno comunque raggiunto il punteggio massimo di 50 (pari a 318 candidati) nonostante la presenza – nel questionario a loro somministrato - di domande o risposte tronche, attesta l’evidente mancanza di pregiudizio nei loro confronti dalla rilevata circostanza [..].

Nelle battute conclusive del documento, il Ministero della Giustizia avvisa che: "è istituita apposita sessione per il rinnovo dell’espletamento della prova preselettiva del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente giudiziario, Area funzionale seconda, fascia economica F2, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia – Amministrazione giudiziaria, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4^ Serie Speciale – “concorsi ed Esami” – del 22 novembre 2016, n.

92, riservata - al fine di consentire il rinnovo della prova già depositata - unicamente ai candidati cui sono stati somministrati questionari con domande o risposte tronche e di cui agli elenchi disponibili sul sito istituzionale Ministero della giustizia, nella apposita sezione al link 'www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_6_1.page?contentId=SCE1288693&previsiousPage=homepage'.

Dunque, a fronte di circa 75mila partecipanti alla prova preselettiva, sono stati convocati quasi 5.000 concorsisti. Si tratta di un dato che non può passare inosservato, poiché riguarda poco più del 5% del numero complessivo dei partecipanti. I candidati riconvocati dovranno presentarsi il 31 maggio all'ingresso Est della Fiera di Roma.

La causa di questa nuova "opportunità" - così viene considerata da chi non è stato riconvocato - è legata alla presenza delle cosiddette domande "tronche" in alcuni dei quesiti proposti. Si tratta di domande incomplete, che non proponevano per intero l'interrogativo al candidato.

Coloro che sono stati esclusi parlano dell'ennesima farsa all'Italiana, nella quale prevalgano trattamenti diversi e discriminatori.

Non si reputa corretto, infatti, dare una nuova chance a chi ha avuto la fortuna di trovarsi in lista, sottolineando che non tutti i soggetti convocati hanno effettivamente ravvisato delle domande tronche. In tal modo, si permette a queste persone di aumentare drasticamente il proprio punteggio. Si denuncia che questa soluzione andrebbe a creare situazioni in cui, un candidato che ha commesso 10 errori, nel momento in cui rifarà la prova, otterrà sicuramente un punteggio superiore a chi, invece, ha sostenuto il quiz in una sola occasione.

Il ricorso collettivo, qualora venisse accolto, avrebbe come conseguenza l'annullamento "in toto" della prova preselettiva, e la consequenziale ammissione di tutti i ricorsisti al test scritto di procedura civile e penale, riportando tutti i concorsisti allo stesso livello, come dovrebbe avvenire in ogni selezioni pubblica che si rispetti.