Le immissioni in ruolo per la Scuola 2017/2018, secondo le ultime notizie, dovrebbero cominciare a diventare operative non appena si concluderanno le operazioni di mobilità del personale docente già a tempo indeterminato. Se già sono stati resi noti i trasferimenti per la scuola primaria e per la scuola dell'infanzia, bisogna attendere ancora qualche giorno per sapere gli esiti dei trasferimenti dei docenti della scuola secondaria. Come hanno riferito i sindacati, soltanto dopo queste date sarà possibile conoscere quanti saranno i posti destinati all'assunzione di nuovi insegnanti.

Le direzioni regionali in seguito potranno pubblicare il contingente relativo alle immissioni in ruolo, dopo aver ricevuto l'autorizzazione da parte del Ministero dell'Economia e della Funzione Pubblica.

Le istruzioni operative

Nel frattempo il Ministero ha già emanato le istruzioni operative che riguardano le nuove immissioni in ruolo. L'obiettivo è quello di fare tutto in tempo per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico, a partire già dall'1 settembre. Ecco perché, da quanto trapela, le assunzioni dovrebbero avvenire già nel mese di agosto. Nelle istruzioni operative trasmesse dal Ministero dell'Istruzione è chiarito che il contingente per le assunzioni in ruolo verrà calcolato tenendo conto di tutti i posti censiti dal sistema informativo.

In particolare si fa riferimento a tutte le cattedre vacanti che saranno disponibili dopo le operazioni di mobilità. Proprio queste cattedre verranno distribuite fra tutti i posti e le classi di concorso, compresi quelli di sostegno.

Quali graduatorie saranno valide

Sempre nelle istruzioni fornite dal Ministero dell'Istruzione le graduatorie a cui si attingerà per le immissioni in ruolo saranno quelle relative ai concorsi per esami e titoli effettuati con D.D.G.

23 febbraio 2016 numero 105, 106 e 107 e le graduatorie ad esaurimento. È stato deciso per legge che i posti saranno ripartiti al 50% fra le graduatorie di merito del concorso e le graduatorie ad esaurimento.

La priorità ai posti di sostegno

Il Ministero ha anche chiarito che coloro che sono in possesso del titolo di specializzazione per i posti di sostegno sono tenuti a stabilire con priorità un contratto a tempo indeterminato proprio relativo a questi posti. La regola vale anche per coloro che sono stati ammessi ai corsi per il sostegno dopo aver prestato 365 giorni di servizio sui posti di insegnamento per gli alunni con disabilità.