E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 75/2017 sulla riforma della Pubblica Amministrazione che, tra le tante novità, prevede l’armonizzazione dell’orario delle visite fiscali e la creazione del Polo Unico che dovrà gestire, sotto la guida dell’Inps, le visite fiscali ed il controllo dei certificati medici per i lavoratori pubblici e privati in malattia.

Riepiloghiamo di seguito le nuove regole che saranno attuate a partire dall’entrata in funzione del Polo Unico, prevista per il 1° settembre 2017.

Cambia l’orario delle visite fiscali: stessa reperibilità per pubblico e privato

Come detto, il decreto di riforma della Pubblica Amministrazione prevede l’armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità dei dipendenti statali con quello dei dipendenti del settore privato.

Attualmente, i lavoratori del settore pubblico in malattia devono essere reperibili per 7 ore, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, inclusi i giorni festivi o non lavorativi, mentre i lavoratori del settore privato devono essere reperibili per sole 4 ore, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Le modalità con le quali saranno armonizzati gli orari per le visite fiscali dovranno essere stabilite da un decreto emanato di concerto tra il Ministero del Lavoro e il Ministero della Semplificazione, che prevederà anche, altro importante elemento di novità, che le visite di controllo possano essere svolte in maniera ripetitiva.

Il Polo Unico INPS per le visite fiscali

L’armonizzazione dell’orario delle visite fiscali per il settore pubblico e privato servirà a semplificare le attività del Polo Unico INPS che dovrebbe entrare in funzione a partire dal 1° settembre e che dovrà occuparsi degli accertamenti medico-legali legati alle assenze per malattia su tutto il territorio nazionale e per tutti i dipendenti, sia pubblici che privati.

Saranno quindi traferite all’INPS tutte quelle competenze, attualmente in capo alle Asl, sugli accertamenti e sul controllo dei certificati di malattia, garantendo una semplificazione che porterà, allo stesso tempo, ad una riduzione dei costi dei controlli e alla garanzia una loro maggiore efficacia.

Nell’ambito di questa attività saranno gestite dall’INPS, attraverso le principali organizzazioni sindacali di categoria, anche le convenzioni con i medici di medicina fiscale impiegati per i controlli. Anche in questo caso, sarà necessario un atto ministeriale che dovrà fornire l’indirizzo per la durata delle convenzioni.