Approvata definitivamente in Consiglio dei Ministri la riforma Madia della Pubblica Amministrazione, è tempo per i lavoratori statali di fare i conti, dopo mesi di indiscrezioni e ipotesi, su quelle che saranno le nuove regole cui dovranno sottostare i lavoratori pubblici.

Le principali novità, che riepiloghiamo di seguito, riguardano le visite fiscali, le assunzioni dei precari e le nuove regole per i licenziamenti.

Visite fiscali a ripetizione sotto il controllo dell’INPS

L’argomento più dibattuto negli ultimi mesi che hanno preceduto l’approvazione della riforma Madia riguarda l’annunciata rivoluzione delle visite fiscali, la cui competenza passerà all’INPS a partire dal 1° settembre 2017 con la creazione di un polo unico di riferimento sia per i lavoratori pubblici che per i privati.

Il funzionamento del polo unico per le visite fiscali sarà regolamentato dal varo di appositi decreti attuativi che conterranno, tra l’altro, l’armonizzazione degli orari di reperibilità e i criteri per una "cadenza sistematica e ripetitiva" dei controlli.

In attesa dei decreti attuativi, intanto, saranno effettuati controlli a campione sulle assenze.

Assunzioni dei precari, via al piano straordinario

Molto atteso il piano straordinario per le assunzioni dei precari storici della pubblica amministrazione che porterà, nel periodo tra il 2018 e il 2020, all’assunzione a tempo indeterminato degli statali che hanno lavorato nel settore pubblico per almeno 36 mesi nel corso degli ultimi 8 anni, anche se in maniera non continuativa.

Licenziamento degli statali dopo tre ‘bocciature’

Una novità dell’ultima ora riguarda l’introduzione delle conseguenze in caso di ‘pagella negativa’ per gli statali. Viene infatti stabilito che tre valutazioni negative consecutive comporteranno il licenziamento del lavoratore.

Altra novità, questa ampiamente attesa, è l’introduzione di una procedura abbreviata per i licenziamenti, i cui tempi vengono ridotti da quattro a tre mesi e addirittura ad un solo mese nei casi in cui il lavoratore venga colto in flagranza nell’atto di condotta illecita.

Tempi duri anche per i “furbetti” del week end lungo, per i quali saranno previste sanzioni per assenze collettive in date “sensibili” che saranno individuate in sede di rinnovi contrattuali.

Con la definitiva approvazione della riforma della Pubblica Amministrazione, infatti, viene così superato l’ultimo ostacolo al decollo delle trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro degli statali scaduti, ormai, da otto anni.