Arrivano alcuni interessanti approfondimenti in merito all'APE sociale ed alla quota 41 dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che nella giornata di oggi ha diffuso la circolare n. 5 del 2017. Il documento fa il punto della situazione soprattutto in merito alla questione dei lavori usuranti e di coloro che si trovano addetti a tali mansioni. Il testo cerca infatti di ricostruire il "disegno del legislatore" per superare i provvedimenti di salvaguardia ed "introdurre un sistema di flessibilità nell'accesso ai requisiti pensionistici che premi le carriere lavorative cd.

svantaggiate o l'atto volontario, autonomo e a costi propri, di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro".

Pensioni anticipate: chi potrà beneficiare delle nuove agevolazioni per gli addetti alle mansioni usuranti

Dopo una breve introduzione a carattere generale, il testo della circolare entra immediatamente nel vivo della platea dei lavoratori usuranti, indicando i criteri previsti dal legislatore. "Il c. 206 dell’art. 1 della L. 232/2016 torna sulla definizione della platea dei beneficiari [...] Questi vengono definitivamente identificati in coloro che sono stati addetti al lavoro notturno (per almeno 72 turni), nei lavoratori alla guida di veicoli per il servizio di trasporto pubblico, lavoratori su turni o impegnati in mansioni particolarmente usuranti (secondo quanto già previsto dal D.lgs.

n. 67/2011, vale a dire lavori in cave, gallerie o alte temperature) per almeno 7 degli ultimi 10 anni di attività lavorativa o per metà della propria vita lavorativa complessiva". Si ricorda poi l'eliminazione del vincolo che chiedeva di aver svolto una delle attività previste anche nell'anno di maturazione del requisito.

Come effettuare la domanda di pensionamento

La circolare si conclude con alcune indicazioni operative finalizzate a chiarire quale sarà l'iter burocratico di accesso alla pensione. Il riferimento principale resta comunque la legge di stabilità 2017, all'interno della quale vengono indicati i requisiti sia per quanto riguarda l'età che gli anni di versamenti, oltre all'anzianità di lavoro usurante.

Al richiedente spetterà di presentare la documentazione utile per la domanda di certificazione dei requisiti. L'Inps provvederà quindi a fornire una risposta all'assicurato. Tra i giustificativi necessari i consulenti ricordano, ad esempio, la lettera di assunzione / cessazione, il contratto di lavoro, le buste paga, il libretto di lavoro e la documentazione specifica dell'attività svolta (ad esempio il ruolo di equipaggio o l'ordine di servizio).

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