Le ultime novità sulle Pensioni flessibili ad oggi 12 giugno 2017 si concentrano sulle adesioni alle petizioni lanciate dagli stessi lavoratori per ottenere l'uscita per tutti con la Quota 41 e la proroga dall'opzione donna. Nel frattempo la Cgil è tornata ad esprimere attraverso il Segretario Nazionale Susanna Camusso le proprie preoccupazioni sulla FASE 2 della riforma previdenziale. Il tutto mentre i lavoratori continuano ad attendere l'arrivo in Gazzetta Ufficiale dei primi due decreti attuativi sull'uscita agevolata tramite l'APE Sociale e la nuova Q41.
Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro ultimo articolo di approfondimento.
Pensioni flessibili, la petizione per la proroga dell'opzione donna supera i 2000 aderenti
Crescono le adesioni delle lavoratrici alla nuova petizione lanciata da Giulia Molinaro del Comitato Opzione Donna Proroga al 2018 per la prosecuzione della sperimentazione. "La nostra richiesta al Governo e al Parlamento è di prorogare Opzione Donna al 2018 e/o di renderlo strutturale per tutte le lavoratrici e come scelta su base volontaria", si legge nel contenuto della lettera che accompagna l'iniziativa. La petizione si basa su sei distinti principi, tra cui la necessità di poter scegliere la propria data di pensionamento, il riavvio del turn over, i risparmi per lo Stato tramite il ricalcolo contributivo puro dell'assegno, la garanzia di pari dignità per le donne in età avanzata, la possibilità di fare da caregiver a familiari e nipoti e la possibilità di avere pari condizioni per chi ha già esercitato l'OD in passato.
Uscite anticipate: ancora attesa per la quota 41 e l'APE sociale
Non va meglio il capitolo delle misure di flessibilità previdenziale decise all'interno della Legge di bilancio 2017. Al momento si è ancora in attesa della pubblicazione dei decreti attuativi sui primi due strumenti in Gazzetta Ufficiale, ovvero sull'APE sociale e sulla nuova Quota 41.
Il pressing continua perché nonostante il perimetro dell'operazione sia piuttosto ristretto, le aspettative dei potenziali beneficiari restano elevate. D'altra parte, i lavoratori sono in attesa ormai da settimane e preoccupati al contempo dall'ultima scadenza utile per l'invio delle domande, fissata al prossimo 15 luglio. Nel frattempo i precoci hanno deciso di lanciare una nuova petizione per chiedere la calendarizzazione in Parlamento della discussione sul DDL 857 dell'On.
Damiano, che prevede la Quota 41 senza limiti di acceso.
Riforma previdenziale: sindacati preoccupati per l'avvio della FASE 2
Anche i sindacati evidenziano la propria preoccupazione sulla prosecuzione della riforma previdenziale ed in particolare sulla c.d. FASE 2. Ultima ad esprimersi in ordine di tempo è il Segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso, che ha sottolineato "i pericoli che potrebbero derivare dalla fine anticipata della legislatura". Un evento che rischierebbe di "mettere in discussione la prossima legge di bilancio, non permettendo così di affrontare pensioni e ammortizzatori sociali", ha spiegato la sindacalista.
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