Si apre un nuovo fronte dello scontro tra Tito Boeri, presidente Inps, e i sindacati. Motivo del contendere le Pensioni dei sindacalisti in distacco nella pubblica amministrazione. Quando si muove, il professore della Bocconi non è mai banale. E' passato più di un anno dal duello con Cesare Damiano sulla pensione anticipata a 62 anni, che ha infiammato il dibattito sulla nuova riforma pensioni per mesi e mesi. Ora, di nuovo, Boeri è sceso in campo. E lo ha fatto mettendo nel mirino i sindacati, che già in passato erano stati apertamente criticati dal numero uno dell'Inps.
Un dettaglio, questo, non trascurabile. Affatto.
Pensioni d'oro sindacalisti, il taglio proposto da Boeri
L'obiettivo di Tito Boeri è di ricalcolare, e di conseguenza tagliare, gli assegni previdenziali dei dipendenti pubblici in distacco sindacale. Il pomo della discordia è rappresentato dall'articolo 3 del decreto legislativo 564 del 1996. Secondo il professore, questo favorirebbe un aumento spropositato della busta paga poco prima di andare in pensione. La prima circolare inviata da Boeri al Ministero del Lavoro è stata respinta al mittente, per via delle diverse vedute sulle due sentenze (Sezione Friuli Venezia Giulia 2013, Terza sezione centrale di appello 2016), base fondante della richiesta avanzata dal presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza sociale.
Il giudizio sulla seconda circolare è invece atteso nelle prossime settimane, con il Ministero del Lavoro che in questi ultimi mesi è stato impegnato nella discussione della riforma pensioni 2017, con lo studio dell'anticipo pensionistico volontario e l'Ape social, il cui decreto attuativo, insieme a quello di quota 41 per i lavoratori precoci, è atteso nelle prossime ore, se non, al più tardi, nei prossimi giorni.
Boeri-sindacati, 'guerra fredda'
Il ricalcolo delle pensioni voluto da Tito Boeri è soltanto l'ultimo capitolo di una "guerra fredda" iniziata in occasione della riforma dell'istituto Inps. Da allora, è stata una escalation. Uno degli episodi più significati fu quando l'economista italiano si scagliò contro i sindacati sui voucher.
Erano i giorni in cui la tematica del referendum su voucher e appalti primeggiava sulle altre questioni, con il Governo che di fatto superò con l'abrogazione di quest'ultimi. Boeri, in precedenza, aveva sottolineato come, in realtà, tra i maggiori utilizzatori di voucher rientrassero le coop e i sindacati stessi. Sempre il presidente dell'Inps era tornato poi su quello che è stato definito "privilegio dei sindacalisti", ovvero il versamento di copiosi contributi per avere, nell'immediato futuro, assegni pensionistici più "pesanti". Per rimanere aggiornati sulla querelle tra Boeri e i sindacati, non dimenticate di cliccare il tasto Segui in alto a destra. Vi ricordiamo, infine, che resta in sospeso anche la pubblicazione dei decreti attuativi di Ape sociale e quota 41, prevista dopo la manovra correttiva. Per maggiori info, continuate a seguirci.