La fase 1 della riforma Pensioni sta per decollare. Stando alle ultime notizie infatti, i decreti attuativi dell'Ape sociale e di quota 41 per i lavoratori precoci stanno per essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. L'ultimo step, prima del via ufficiale alla pubblicazione, è rappresentato dall'approvazione della manovra correttiva, attesa per la giornata di oggi, martedì 13 giugno. Ciò significa che tra oggi o domani, o al più tardi entro questa settimana, terminerà l'attesa di migliaia di lavoratori italiani, che attendono l'ufficialità delle misure sulla pensione anticipata studiate dal precedente governo Renzi.

Anticipo pensionistico e quota 41, ci siamo

Si spalancano le porte dell'anticipo pensionistico agevolato e della quota 41 per i precoci, che contribuiranno a chiudere la prima fase della riforma pensioni 2017, in attesa dei nuovi incontri tra governo e sindacati per discutere sulla pensione di garanzia per le ultime generazioni. Con l'ufficialità della Gazzetta Ufficialità, diventerà realtà la possibilità di andare in pensione a 63 anni, con 3 anni e 7 mesi di anticipo, attraverso l'Ape agevolata, misura che non prevede alcuna spesa da parte del pensionando. Va specificato che non tutti possono accedervi, ma soltanto determinate categorie, le stesse che delimitano fortemente quota 41. Non tutti i lavoratori precoci, infatti, avranno diritto ad andare in pensione dopo aver conseguito 41 anni di contributi, ma soltanto coloro che rientrano nelle categorie dell'Ape sociale.

Ecco, in sintesi, l'elenco: disoccupati (e che hanno cessato di prendere la Naspi o altre indennità di mobilità da minimo 3 mesi), invalidi e caregivers (invalidità pari o superiore al 74 per cento), e infine chi è occupato in lavori gravosi (con 36 anni di contributi).

Flessibilità pensioni, continua l'attesa per l'Ape volontaria

Se questa sarà la settimana decisiva per i primi due decreti attuativi, attesi come ricordato da migliaia di lavoratori, all'interno delle misure pensionistiche studiate dai tecnici rientra anche l'Ape volontaria, che consente a chi intende volontariamente lasciare in anticipo il posto di lavoro con 3 anni e 7 mesi di anticipo rispetto al tetto fissato dalla riforma Fornero.

Questa forma speciale di anticipo pensionistico ha però un costo per il lavoratore, non ancora ufficializzato, anche se le stime parlano di un taglio all'assegno previdenziale pari complessivamente al 15 per cento. Rimane un'incognita anche la proroga di Opzione Donna al 2018, una misura particolarmente attesa dalle lavoratrici. A tal proposito, ricordiamo l'incontro avvenuto nella giornata di ieri a Trieste, all'interno del Palazzo della regione, a cui hanno partecipato sia i lavoratori precoci che alcune rappresentanti del gruppo "Opzione donna proroga al 2018", tra cui Giulia Molinaro, amministratrice del gruppo stesso. Per ricevere aggiornamenti sull'esito della riunione organizzata da Walter Rizzetto, vice - presidente della Commissione lavoro alla Camera e deputato di Fratelli d'Italia, cliccate il tasto Segui in alto a destra.