Le ultimissime notizie al 15 giugno 2017 sulle Pensioni precoci e anticipate sono buone. Infatti i decreti, come conferma il consigliere di Palazzo Chigi Marco Leonardi, saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale entro domani venerdì 16 giugno 2017 ed inoltre l'Inps assicura di essere già pronta a ricevere le domande. Il tutto attraverso la predisposizione di due circolari che dovrebbero accelerare i tempi e permettere così ai lavoratori di poter presentare la prima istanza rispettando il termine fissato per il 15 luglio prossimo. Vediamo le ultime notizie di oggi.

Pensioni precoci e quota 41, pronti alla svolta?

Dovrebbe essere il 16 giugno 2017 il giorno che i lavoratori precoci e quelli interessati all'uscita anticipata con l'Ape social attendevano da oltre 3 settimane. La conferma ufficiale è infatti giunta da Marco Leonardi. Il consigliere dell'esecutivo ha annunciato che i provvedimenti concernenti le misure di flessibilità in uscita approvati dal governo Gentiloni il 22 maggio scorso finalmente sono in arrivo sulla Gazzetta Ufficiale e sono pronti a divenire operativi. Tra le cause dei ritardi che si sono accumulati e che hanno fatto preoccupare sia i lavoratori precoci in attesa di leggere il decreto sulla Quota 41 quanto i restanti interessati all'Ape social, una è certamente da ricercarsi nel rimando al Governo del Consiglio di Stato determinato da differenti mancanze emerse dopo un'attenta analisi dei testi.

Ora tutto dovrebbe essere in dirittura di arrivo. L'Inps dal canto suo fa già sapere di essere pronto a ricevere le domande dei futuri pensionati. Ecco come si sta organizzando l'ente previdenziale per il grande "evento".

Pensioni anticipate e precoci, dopo G.U. al via le istanze

L'Inps ha rassicurato i lavoratori facendo sapere di essere pronta a ricevere la mole di istanze che dovrebbe pervenire entro e non oltre il 15 luglio 2017 e che per agevolare la procedura ha in serbo due circolari su APE sociale e Quota 41 che lancerà a breve.

Lo scopo è informare gli addetti ai lavori e i lavoratori stessi sulle procedure da seguire per poter inoltrare la propria domanda di pensione contestualmente con la pubblicazione dei decreti attuativi in Gazzetta Ufficiale. Il problema del tempo resta fondamentale dato che la prima fase dovrà terminare entro la metà di luglio, poi seguirà un controllo da parte dell'Inps sulle domande pervenute, e tutte quelle che riceveranno l'ok definitivo potranno poi trasformarsi in richiesta di pensione ufficiale, nella seconda fase.

La variabile tempo resta altresì decisiva per i precoci e per coloro che opteranno per l'uscita con l'Ape social in quanto potrebbe valere la classificazione in base alla data d'invio delle domande, qualora le risorse stanziate per le due misure risultassero insufficienti a coprire tutte le richieste. Su questo aspetto, è scoppiata la polemica sui social in quanto i lavoratori precoci, indignati da tale nuova restrizione, trovano ridicolo che il loro diritto pensionistico possa essere messo in discussione dalla data d'invio della domanda. Molti asseriscono sulla pagina Facebook "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" che non si tratti di un concorso pubblico e dunque la data di invio domanda non può ledere tale diritto. Voi cosa ne pensate al riguardo? Fatecelo sapere lasciando un vostro commento sotto l'articolo.