Le domande di inclusione nelle graduatorie di circolo e istituto oppure quelle relative all’aggiornamento della graduatoria per chi ha già presentato istanza nel 2014, scadranno improrogabilmente il prossimo 24 giugno 2017. Molti candidati sono alle prese con gli inevitabili dubbi riguardanti la modalità di compilazione dei modelli e la scelta della provincia e delle scuole da inserire nell’allegato. Se per la compilazione delle istanze, sia che si tratti di prima iscrizione che di aggiornamento di una vecchia, i dubbi sono di natura pratica, le variabili che accompagnano la scelta delle province invece, sono diverse.

Un articolo pubblicato sul quotidiano economico finanziario “Il Sole24Ore” fa chiarezza su tutto quello che bisogna sapere per redigere al meglio le istanze e per scegliere la provincia migliore dal punto di vista delle opportunità lavorative future, fermo restando che nulla è da dare per scontato.

Scelta della provincia il vero bivio?

A molti candidati la scelta di quali istituti inserire tra i 20 opzionabili può sembrare la cosa più importante e non è facile dargli torto. Infatti, molti sono alla ricerca di quelle province che diano più certezze in termini di necessità di organico. Le variabili di cui parlavamo prima sono le classiche, con al primo posto la possibilità di spostarsi dalla propria zona di residenza a quella eventualmente scelta per le candidature.

Fattori non meno importanti sono le verifiche della GAE esaurite in determinate classi di concorso, i possibili pensionamenti in arrivo in determinate scuole o il numero delle scuole presenti in una provincia.

Le migliori opzioni per i neolaureati

Se ci si è laureati da poco, probabilmente converrà scegliere una provincia con molte scuole anche se entrare con punteggio basso significherebbe essere scavalcati da persone che hanno già prestato servizio nell’ultimo triennio.

Riuscire ad informarsi con quale punteggio siano state assegnate le supplenze in una determinata provincia o addirittura una Scuola, potrebbe essere la soluzione migliore, anche se trovare questi dati non è sicuramente esercizio semplice. Inoltre, se nella provincia scelta non ci sono richieste per una determinata classe di concorso, il rischio di rimanere perennemente in mezzo alla graduatoria è altissimo.

Un consiglio utile sarebbe quello di inoltrare comunque le domande di Messa a Disposizione (MAD) anche in altre province, per avere più possibilità e regolarsi meglio tra le oltre 30 mila graduatorie di istituto e scovare quelle che potrebbero essere meno piene e quindi offrire più spazio per future chiamate.

L'importanza di scegliere le scuole giuste

Scegliere le scuole è anche importante, ma optare per una provincia più colma di scuole è molto importante. Infatti, nel caso in cui in una provincia, una scuola che non ha insegnanti in graduatoria, potrebbe scegliere un candidato delle scuole della stessa provincia, anche se tra questi nessuno ha indicato il nome dell’istituto tra i 20 scelti. Va ricordato che le graduatorie avranno validità triennale e saranno le uniche che offriranno la possibilità di entrare a lavorare nella scuola.

Sempre che il meccanismo della MAD non risulti ottimale, perché con il caos creato dal passaggio alla nuova scuola del decreto Giannini (la Buona Scuola), molti dei posti disponibili sono stati coperti dal Miur proprio con la Messa a Disposizione. Lavorare con la MAD però non da nessuna sicurezza e quindi, questa sarà probabilmente l’ultima occasione per quanti aspirano ad entrare nel mondo della scuola, perché la sensazione è che le graduatorie, dopo questa tornata, difficilmente saranno riaggiornate.