Entro il 15 luglio scadrà il termine per la presentazione delle domande di accesso all'Ape Sociale e al meccanismo di Quota 41, due misure inserite nella Legge di Stabilità 2017 volte ad inserire un sistema di uscita anticipata a favore delle categorie considerate più deboli. Dopo l'entrata in vigore delle misure previdenziali, infatti, migliaia di persone si accingono a presentare istanza per assicurarsi il reddito ponte fino ad un massimo di 1.500 euro mensili erogato interamente dallo Stato o garantirsi l'uscita anticipata dopo il versamento di almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica a condizione di aver iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni di età anagrafica.

Circa 30 mila domande presentate

Si tratta di circa 30 mila domande presentate quando mancano meno di quindici giorni alla scadenza del termine; cosa che potrebbe determinare un esubero delle domande rispetto alle risorse finanziarie stanziate dal Governo Gentiloni che per il 2017 ammonterebbero a circa 300 milioni di euro. Nonostante ciò, nei giorni scorsi il Premier Gentiloni e il consigliere economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi avrebbero rassicurato che l'esecutivo sarebbe disposto a stanziare nuovi fondi da aggiungere a quelli già accantonati anche se molti lavoratori nutrono non poca diffidenza.

Ape Social, agricoli a rischio esclusione

Intanto, sarebbero emersi nuovi dettagli per quanto riguarda i lavoratori del settore agricolo.

Difatti, questa categoria di lavoratori non potrà richiedere l'Ape Social visto che, per richiedere la misura si dovrà dimostrare di aver esaurito la durata dell'indennità di disoccupazione da almeno tre mesi; cosa che non sarà affatto facile per un lavoratore agricolo dal momento che percepirà l'indennità di disoccupazione un anno dopo dalla data del licenziamento.

E' questo il motivo che esclude la categoria degli lavoratori del settore agricolo dall'anticipo pensionistico a carico dello Stato. Altra categoria esclusa, inoltre, sono i lavoratori licenziati a seguito della scadenza del contratto a tempo determinato.

Non resta escluso, però, che gli incontri previsti nei prossimi mesi fra il Governo e le parti sociali possano concentrarsi anche su questi argomenti oltre agli altri temi rimasti ancora aperti anche dopo l'entrata in vigore della Legge di Bilancio come ad esempio l'estensione della platea dei beneficiari per l'accesso alla Quota 41 e la proroga del regime sperimentale donna.