Arrivano novità importanti per le Pensioni delle donne. La redazione del Sole 24 Ore, confermando la data del terzo incontro tra governo e sindacati per la giornata del 27 luglio, ipotizza quelli che potrebbero essere gli argomenti principali del confronto. Uno di questi riguarda un possibile intervento per le lavoratrici, per le quali ci potrebbe essere uno sconto di 3 anni contributivi, soltanto però per chi accederà all'Ape. E Opzione Donna? Il silenzio calato sull'eventuale proroga al prossimo anno è il segnale che si va sempre più verso un Ape donna anziché la proroga di OD.
Tra gli altri temi, è possibile che si possa arrivare ad un allargamento della platea per l'Ape social, in modo da garantire maggiori possibilità di andare in pensione anticipata ad un numero più elevato di lavoratori.
Ape donne: 3 anni contributivi di sconto?
Il Sole 24 Ore ipotizza uno scenario in cui le lavoratrici che guardano con interesse all'Ape social possano ricevere uno sconto di 3 anni contributivi. Un'idea di cui ancora non si è mai discusso, almeno pubblicamente, ma che secondo le indiscrezioni del noto quotidiano economico potrebbe essere già sul prossimo tavolo di confronto tra governo e sigle sindacali il giorno 27 luglio, prima della pausa estiva. L'Ape donna sta assumendo sempre più forma.
Probabilmente sarà proprio questa misura a prevalere su tutte le altre, inclusa Opzione Donna, per cui le utenti del gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018" continuano a battersi grazie alla grande forza di volontà delle due amministratrici, Vania Barboni e Giulia Molinaro, che tengono alta l'attenzione sulla richiesta reale delle altre lavoratrici, esclusivamente la proroga di OD al prossimo anno, o in alternativa che la misura da sperimentale diventi strutturale.
Opzione Donna "va in pensione"?
I recenti avvenimenti e soprattutto le ultime dichiarazioni della classe politica e dei principali protagonisti del dibattito previdenziale lasciano pensare che Opzione Donna sia giunta ad un binario morto. Dopo la proroga al 2017, ci si aspettava il via libera alla proroga per l'anno successivo, il 2018.
Arrivati a fine luglio non vi è alcuna novità in questo senso, anzi. Sempre di più, nell'ultimo periodo, si sente parlare di Ape donna, una misura molto diversa da Opzione Donna, il cui meccanismo - se reso strutturale - sarebbe potuto anche essere di valido aiuto ad una parte di lavoratori. Il regime sperimentale di OD, fatte le dovute distinzioni, lascia pressoché libertà di scelta alla lavoratrice di decidere di andare in pensione prima, consapevole di vedersi ridotto l'assegno pensionistico. Ed è proprio sul concetto di libertà di scelta che le lavoratrici continuano a spingere affinché il Governo torni a pensare ad Opzione Donna e ad una sua proroga. In ordine di tempo, l'ultimo intervento pubblico a favore di OD al 2018 è stato di Walter Rizzetto. L'infuocato question time risale però ad un mese fa.
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