Mentre i sindacati, in attesa dell'incontro di domani (giovedì 27 luglio) sulla riforma Pensioni, incalzano il governo sul blocco dell'aumento automatico dell'età pensionabile per tutti i lavoratori italiani a 67 anni, la Camera dei Deputati respinge l'emendamento al disegno di legge Richetti sui vitalizi presentato dal gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle, a prima firma del deputato Luigi Di Maio, che proponeva in pratica l'applicazione dei requisiti anagrafici previsti dalla legge Fornero anche per i parlamentari a cominciare non dalla prossima ma dalla legislatura in corso, come previsto dal testo in esame a Montecitorio.
Pensioni e vitalizi, a Montecitorio scontro tra Pd e M5s su applicazione legge Fornero
L'aula di Montecitorio ha però respinto l'emendamento con 232 voti contro e 127 favorevoli. Si sono schierati a favore dell'emendamento i parlamentari del Movimento 5 stelle, della Lega Nord, di Fratelli d'Italia e di Sinistra italiana. I deputati di Articolo 1 - Movimento democratici e progressisti si sono astenuti dal voto. Mentre tutti gli altri hanno votato contro. Vivace lo scontro tra parlamentari del Partito democratico di Matteo Renzi e il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo nel corso della proposta di modifica al ddl Richetti su parlamentari e riforma Fornero. "Prendiamo atto - ha detto Luigi Di Maio commentando la bocciatura del suo emendamento - che non si può applicare l'età pensionabile della legge Fornero ai parlamentari di questa diciasettesima legislatura".
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"Mentre lo si potrà fare - ha proseguito il vice presidente della Camera ricordando i contenuti del ddl Richetti - per quelli a partire da quelli della diciottesima. Ma allora perché - ha concluso sarcasticamente Di Maio - non rinviare alla diciannovesima e così via?".
Intanto, posizioni diverse si registrano nel Pd di Renzi. Il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano annuncia il suo voto contrario all'articolo 13 del disegno di legge Richetti in cui viene previsto il ricalcolo retroattivo dei vitalizi. "Io non lo voterò", ha detto Damiano, secondo il quale si tratterebbe di "un precedente pericoloso".
Secondo il parlamentare dem si potevano scegliere "altre strade", ad esempio la "fissazione di un tetto - ha spiegato - o un contributo di solidarietà". Queste le ultime notizie in arrivo oggi dalla Camera in attesa del nuovi incontro sulla riforma pensioni tra governo e sindacati previsto domani nella sede del ministero del Lavoro. Tra le priorità in discussione le misure in favore di giovani e donne.