E' atteso per giovedì 27 luglio il nuovo incontro tra governo e sindacati nell'ambito del tavolo di confronto sulla fase due della riforma Pensioni che vede tra le priorità le misure in favore di donne e giovani. Ma ad animare i dibattito anche la rivalutazione delle pensioni in essere e l'aumento automatico dell'età pensionabile già drasticamente aumentata nel 2011 con la legge Fornero. Nel frattempo continua senza sosta il dibattito politico, economico e sindacale sulla questione previdenziale.

Dopo la fase uno che ha introdotto l'Anticipo pensionistico sociale e la Quota 41 per i lavoratori precoci (ma non per tutti), il cumulo gratuito dei contributi pensionistici e l'ampliamento della no tax area pensionati, ma anche l'aumento e l'estensione della quattordicesima in attesa dell'Ape volontario, si punta a nuovi provvedimenti che modifichino la legge Fornero favorendo le giovani generazioni e le lavoratrici nel percorso per il trattamento previdenziale.

A proposito di misure per le lavoratrici si attendono ancora risposte dal governo sulla proroga del regime sperimentale di Opzione donna.

Pensioni, sulla fase 2 della riforma vertice il 27 luglio

Rivalutazione delle pensioni in essere, nuove misure per i giovani e le donne le priorità del confronto tra esecutivo e parti sociali, come ha sottolineato ieri il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan. Ma non solo. L'adeguamento automatico dell'innalzamento dell'età pensionabile è terreno di scontro tra governo e sindacati che chiedono di bloccarlo con un provvedimento ad hoc. "Anche il possibile allungamento dell'età pensionabile - ha infatti sottolineato la dirigente sindacale in un'intervista al Tg3 - va profondamente ridiscusso".

Lavoro giovani, Damiano: superare logica incentivi a tempo

Dal Governo Gentiloni, in attesa del confronto con le organizzazioni sindacali, arrivano nuove proposte anche in materia di lavoro. Il vice ministro all'Economia e Finanze, Enrico Morando, ha lanciato la proposta di un abbassamento strutturale e contributivo sul lavoro giovanile.

“La proposta - ha commentato il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - corrisponde a quello che noi richiediamo da tempo”. Secondo il parlamentare del Pd è necessario che il governo renda la decontribuzione sulle assunzioni fatta nel 2015 permanente e strutturale. Naturalmente la proposta avrebbe anche risvolti positivi sul fronte previdenziale per i giovani.