Giornata storica ieri alla Camera dei Deputati, dove è passata la legge Richetti, che prevede il taglio dei vitalizi e l'adeguamento delle Pensioni dei parlamentari sulla base della riforma Fornero. Oggi, a far discutere, sono però anche gli assegni d'oro, raddoppiati nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Torneremo poi sulla legge anti vitalizi con le dichiarazioni di Cesare Damiano, che ha spiegato la sua assenza durante la votazione di ieri sera dall'aula della Camera, confermando la tesi già nota alla vigilia del voto.
Boom delle pensioni d'oro, raddoppiate rispetto ai primi 6 mesi del 2016
In un Paese in cui si grida allo scandalo per la povertà, la disoccupazione e gli assegni troppo bassi di chi lavora, si registra il paradosso della crescita esponenziale delle pensioni d'oro, raddoppiate in un anno. Se nel primo semestre del 2016 se ne contavano per l'esattezza 5.699, nello stesso periodo del 2017 il dato ha raggiunto la cifra di 10.068. Il saldo netto è + 4.363 trattamenti metaforicamente d'oro. Le statistiche arrivano direttamente dall'Inps, che ha preso in esame - sottolineiamo - le pensioni con importo superiore ai 3.000 euro al mese. Sempre secondo il report dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale diretto da Tito Boeri, rispetto al 2016 è incrementata anche la domanda per le pensioni.
Quelle di anzianità sono passate da 27.849 a 43.137, un aumento pari a 15.288. In aumento anche le pensioni degli autonomi: nei primi 6 mesi del 2017 sono state 22.581 in totale, con un importo medio di 1.515 euro, superiore di circa 70 euro rispetto all'importo fatto registrare 12 mesi prima.
Abolizione vitalizi e pensioni parlamentari, le novità dopo il voto di ieri
La legge Richetti è stata approvata ieri sera alla Camera dei Deputati con 348 voti a favore, 17 contrari e 28 astenuti. Una larga maggioranza che dovrà essere trovata anche al Senato, dove il percorso della legge si presenta più complicato. Il ricalcolo contributivo dei vitalizi degli ex parlamentari consentirebbe alle casse dello Stato di risparmiare 136 milioni di euro, includendo in questo rapporto anche i vitalizi regionali, per cui ogni anno si spende qualcosa come 175 milioni, per una spesa complessiva pari a 405 milioni.
La proposta di legge prevede inoltre una nuova disciplina per il trattamento pensionistico dei parlamentari che arriveranno a partire dalla prossima legislatura, i quali andranno in pensione con le regole prefissate dalla legge Fornero. Proprio su questo punto c'è stata una diatriba tra i deputati del Pd e quelli del M5S, con quest'ultimi che hanno criticato aspramente i colleghi del Partito democratico per aver posticipato la Fornero alla nuova legislatura, "salvando" di fatto gli attuali parlamentari entrati per la prima volta in Parlamento nell'ultima legislatura. Infine, registriamo le dichiarazioni di Damiano, che ieri non ha votato la legge Richetti perché contrario all'articolo 13 della proposta, che consente il ricalcolo con il sistema contributivo dei versamenti pregressi.
Tale principio - questo il timore di Damiano - potrebbe essere esteso in futuro anche ai lavoratori.
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