Le ultimissime novità al 12 luglio 2017 sulle pensioni anticipate ed in particolare su opzione donna, precoci e aspettativa di vita giungono da un appello presentato al Governo ed al Parlamento da Cesare Damiano e Maurizio Sacconi e dalle ultime ipotesi allo studio riguardante uno 'sconto' per le donne. Vediamo in dettaglio le ultime dichiarazioni del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera ed al Senato e quanto emerso nel corso dell'incontro tecnico tenutosi ieri con Cgil Cisl e Uil al Ministero del Lavoro dedicato alla fase due dell'accordo sulla previdenza.

Pensioni anticipate, novità al 12 luglio: Damiano stop aspettativa di vita

A lanciare un importante ed accorato appello al Governo ed al Parlamento sono Sacconi (Ap) e Damiano (Pd) che sono fermamente convinti che si debba optare quantomeno per un rinvio strutturale dell'adeguamento dell'età pensionabile. Non si può parlare, asserisce Damiano, di flessibilità in uscita offrendo misure come l'Ape e la quota 41 e poi contestualmente accettare che si vada verso un innalzamento automatico dell’età. Si tratterebbe, ha detto Damiano in nota stampa, di un atteggiamento "estremamente contraddittorio, non si può fare una battaglia per l'uscita anticipata e non curarsi dell'aspettativa di vita e dell'aumento dell'età per accedere alla quiescenza che colpirà nuovamente i lavoratori dal 2019''.

''Si tratta -prosegue convinto il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera- di un andamento a zig zag inconcepibile".

Pensioni, ultime su anticipate e adv: Sacconi, a rimetterci soprattutto le donne

''Permettere un ulteriore allungamento -ha inoltre aggiunto Sacconi in conferenza Stampa-, porterebbe ad affievolire ulteriormente il patto tra Stato e cittadino, non si tratta nemmeno più come in passato di “scale, scalini e scaloni, ma di un vero e proprio salto.

A perderci maggiormente, sono soprattutto le donne che sono ormai condannate ad una pensione di vecchiaia sempre più lontana, dal momento che a differenza degli uomini, non hanno l'opportunità di andare grazie all'anzianità contributiva maturata. Molte di loro hanno carriere discontinue, chiarisce, essendosi prettamente occupate dei lavori di cura in casa.

Le alternative potrebbero essere, prosegue Scaloni, adeguamento quinquennale, come hanno più volte proposto nei precedenti incontri col Governo i lavoratori precoci, oppure, ha aggiunto l'ex Ministro del lavoro, si potrebbe decidere che "si salta un giro e si riprende più avanti”. In ogni caso, ha concluso Sacconi, al momento un ulteriore innalzamento dell'età pensionabile pare davvero inaccettabile.

Questo ed altri temi fondamentali sono stati trattati ieri al Ministero del Lavoro nell'incontro dedicato alla Fase Due sulla previdenza, tra questi: l'ape volontario e una sorta di ape sociale per le donne con uno sconto sui contributi necessari per accedervi.

Pensioni, le ipotesi allo studio, question time Poletti

L'incontro di ieri tra le sigle sindacali e il Governo ha deluso i lavoratori precoci non si è infatti toccato l'argomento quota 41, si è invece parlato appunto dell'aspettativa di vita e di un potenziale 'allentamento' dei requisiti contributivi, previsti per l'accesso all'Ape social a cui potrebbero accedere le donne spesso anche care giver in famiglia. L'ipotesi è stata al momento solo delineata nel corso dell'incontro tecnico di ieri tra le sigle sindacali ed il ministero del Lavoro. Si tratterebbe di un'apertura nei loro confronti una sorta di soluzione innovativa che l'esecutivo potrebbe optare al fine di consentire uno 'sconto' contributivo, affinché le lavoratrici possano accedere all'Ape sociale pur avendo meno dei 30-36 anni di contributi attualmente richiesti.

Un modo per tarare il lavoro di cura e di assistenza che pesa sulle loro spalle impedendo carriere lavorative continue. L'età invece di accesso alla pensione resterebbe 63 anni, ma al momento si tratta solo di un'ipotesi allo studio, qualcosa di più chiaro dovrebbe emergere entro fine luglio visto che Il Governo si sarebbe impegnato a produrre simulazioni già nel prossimo incontro tecnico che si terrà con i leader di Cgil Cisl e Uil. Oggi pomeriggio, invece, toccherà a Poletti rispondere al question time della Camera su un'interrogazione del Pd che chiede le tempistiche sull' Ape volontaria oltre che sulla proposta del blocco di adv emerso ieri.