Le ultimissime novità sulle pensioni precoci e sull'opzione donna giungono dalla nota stilata dalla Cgil relativa all'esito dell'incontro col Ministero del lavoro svoltosi il 4 luglio 2017 sulla "Fase 2" delle Pensioni. Nella sintesi si evince che i sindacati, non ancora soddisfatti di quanto ottenuto e dei temi trattati nell'incontro sopra citato, sono sul piede di guerra nei confronti del Governo e chiedono risposte precise e risolutive. Il sindacato, scrivono Nicola Marongiu, Coordinatore Area Welfare, e Roberto Ghiselli ,Segretario Confederale, ha posto in primis all'esecutivo il problema delle tempistiche e l’esigenza di capire le reali disponibilità sulle questioni di merito.

Ecco in dettaglio gli argomenti proposti.

Precoci e Ape sociale, i nodi critici da risolvere

In particolare nella nota stampa si legge che la prima richiesta fatta è stata quella di interrompere, con un atto normativo, l’automatismo previsto dal decreto legge 78/10 sull’adeguamento dell’età di pensione alla speranza di vita. Necessari poi, secondo i sindacati, interventi mirati per garantire il successo della flessibilità in uscita, riaffrontare il tema del riconoscimento, fondamentale per le donne, del lavoro di cura, puntare ad una rivalutazione delle pensioni e a separare in modo netto la previdenza dall'assistenza. Queste richieste sono state fatte più volte sia dai lavoratori precoci quanto dalle donne.

Lunedì scorso una delegazione di lavoratori era davanti al Ministero del Lavoro per confrontarsi con l'esecutivo. Tra le richieste avanzate dai sindacati, che sono davvero sul piede di guerra nei confronti del Governo, vi è stata altresì la verifica sulla gestione dell'ottava salvaguardia e sull'opzione donna, al fine di far presente che occorre ancora un intervento risolutivo per gestire i nodi rimasti aperti dal momento che le risorse utilizzate, specifica in nota la Cgil, "sono state notevolmente inferiori a quelle preventivate".

I rappresentanti del Governo si sono detti concordi con l'esigenza di agire tempestivamente al fine di dare maggiore concretezza al confronto.

Pensioni anticipate e Opzione donna: nuovo incontro

Martedì 11 luglio si terrà, specifica la nota stampa, un tavolo ristretto del Governo che servirà ad approfondire le questioni poste dal sindacato al fine di arrivare al tavolo del 13 con proposte mirate da discutere al meeting sindacale, che terrà conto di richieste e risorse finanziarie disponibili.

L’attivo nazionale unitario del 13 luglio rappresenterà, invece, la data di svolta o la Fase 2, si legge, andrà verso risultati concreti e coerenti con il verbale sottoscritto l'anno scorso tra Governo e parti sociali oppure sarà cura del sindacato riprendere la mobilitazione per ottenere il medesimo scopo. Qualcosa si è comunque ottenuto già dopo il primo incontro interlocutorio, infatti il Governo si è detto disponibile ad alcune modifiche, che porteranno a superare le incongruenze relative a Ape sociale e precoci sulla questione disoccupati. Potranno infatti accedere alle misure di pensione anticipata anche quanti hanno sospeso la Naspi per un lavoro temporaneo, inoltre pare superato altresì il limite per i lavori gravosi relativo alla certificazione delle imprese in edilizia.

Ancora aperto resta invece il nodo relativo alla mancata certificazione da parte delle aziende nei settori non-edili, come nel caso di chiusura dell'impresa stessa, il sindacato ha ipotizzato l’autocertificazione fatta dal lavoratore, ma l'esecutivo ritiene non percorribile la proposta nella Fase 2.