Dopo lunghi mesi di attesa il decreto attuativo sull'ape volontario ha ricevuto il primo via libera dal Consiglio di Stato che avrebbe espresso parere favorevole in merito ai punti contenuti nel testo, ovvero, ai requisiti necessari per l'accesso alla misura e alle convenzioni con le banche e gli istituti di assicurazione. L'Ape di mercato, infatti, consisterebbe in una sorta di prestito erogato dallo Stato con l'aiuto degli istituti bancari e assicurativi a favore degli ultra 63 enni con almeno 20 anni di contribuzione alle spalle a condizione che non mancano più di tre anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Tale prestito verrà poi restituito in vent'anni mediante dei piccoli prelievi sull'assegno nel momento in cui viene percepita la pensione piena.

Il Consiglio di Stato esprime il proprio parere

"L'Ape volontario rappresenta un' ulteriore risposta a quelle criticità, a beneficio dei soggetti in possesso dei requisiti, ossia l'età minima di 63 anni, almeno 20 anni di contributi e non più di 3 anni e 7 mesi dalla maturazione del diritto alla pensione." E' questo il parere espresso dai giudici di Palazzo Spada dopo l'attento esame sul decreto attuativo che, nonostante i ritardi accumulati nell'emanazione avrà decorrenza retroattiva sin dalla data del primo maggio 2017. Come riporta il Corriere Quotidiano, infatti, il Consiglio di Stato avrebbe valutato tutti i punti che apparirebbero poco chiari e che avrebbero determinato i notevoli ritardi.

Si tratta delle convenzioni da stipulare con le banche che si occuperanno dell'erogazione del prestito e degli istituti di assicurazione che, invece, si occuperà di assicurare il lavoratore. E non sono mancate le richieste da parte dei giudici di Palazzo Spada, i quali avrebbero reso nota la necessità di indicare nella domanda eventuali situazioni debitorie pregresse oltre all'introduzione di una nuova misura che possa ridurre un futuro contenzioso fra il lavoratore e l'ente finanziatore.

Fra le richieste anche una disciplina che possa chiarire il diritto al recesso dal contratto.

Poletti: 'l'Ape partirà a settembre'

Sono questi i punti che, come suggerito dal Consiglio di Stato dovranno essere chiariti prima che il decreto attuativo passi al vaglio della Corte dei Conti che procederà alla registrazione alla successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Come riporta "La Repubblica", infatti, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti avrebbe rassicurato: "Considero che nei primi giorni di settembre potremo usare l'Ape volontario".