Grande ttesa per l'avvio della cosiddetta Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso autunno a Palazzo Chigi fra il Governo Gentiloni e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil. Molti i punti rimasti irrisolti dopo l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità e che dovranno essere discussi a margine della seconda fase del cantiere sulla previdenza.

Attesa per l'avvio della Fase 2

Dal riconoscimento ai lavori di cura e assistenza, alla pensione di garanzia per le giovani generazioni, al rinvio dell'aumento dell'età pensionabile dovuta all'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita e ai lavoratori usuranti e precoci. Sono questi i punti-cardine che meritano una discussione dopo che la Legge di Bilancio ha escluso la maggioranza di lavoratori rimasti penalizzati dalla precedente Riforma Fornero.

E non mancano le richieste da parte delle organizzazioni sindacali consistenti in un congelamento della scala mobile che determina lo slittamento dell'età pensionabile. Di fondamentale importanza, anche la proposta avanzata dal presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano riguardante l'estensione delle platee di lavori usuranti. L'ex ministro del Lavoro, infatti, starebbe pensando di estendere i benefici previdenziali anche agli educatori di asili nido, ai macchinisti, ai lavoratori del comparto edile e agli infermieri. Da rivedere anche l'estensione della platea dei lavoratori precoci rimasti esclusi dalla Quota 41, la misura introdotta con la nuova manovra estesa soltanto alle categorie più svantaggiate quali, disoccupati, invalidi, caregivers e addetti alle mansioni particolarmente faticose.

Ecco la proposta dei sindacati

Intanto, si attende la pubblicazione dei decreti attuativi sull'Ape volontario e sul cumulo gratuito dei versamenti contributivi visto che chiuderebbero definitivamente la Fase 1. Per la seconda fase del confronto con i sindacati, invece, sarebbero pronti per la discussione molti argomenti: le parti sociali, infatti, avrebbero già reso note le loro richieste in merito all'introduzione della pensione di garanzia per i giovani volta ad integrare il loro trattamento minimo nel momento in cui percepiranno la pensione oltre al riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi al fine di rendere più agevole l'uscita per le lavoratrici per le quali si sta studiando anche una norma ad hoc molto simile all'Ape Social che possa introdurre un meccanismo di uscita anticipata visto che tuttora il Governo non è riuscito a pronunciarsi sulla proroga dell'Opzione Donna. Argomenti che potrebbero salire sul treno della Legge di Stabilità 2018.