Sarebbe già scaduto il termine per la presentazione delle domande di accesso all'Ape Sociale e al meccanismo di Quota 41, le due misure previdenziali riservate strettamente alle categorie considerate più deboli. Stando ad un recente comunicato dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, le domande presentate avrebbero superato le 66 mila unità.

Un numero piuttosto alto rispetto alle stime effettuate dal Governo Gentiloni visto che aveva stanziato circa 370 milioni di euro per finanziare l'accesso anticipato di circa 60 mila lavoratori. Per questo motivo si ripropone il problema risorse visto che potrebbero essere insufficienti per soddisfare l'intera platea d lavoratori che hanno fato richiesta di uscita anticipata.

Stando a quanto riportato da Pensione Oggi, l'Inps avrebbe confermato i numeri dei richiedenti all'Ape Social: difatti, ammonterebbero a circa 39.777 le richieste per il reddito ponte finanziato interamente dalle casse statali. Mentre altri 26.632 sarebbero i lavoratori precoci che avrebbero richiesto l'uscita anticipata dopo il versamento di almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni.

Circa 15.400 le domande presentate dalle lavoratrici

Da quello che si evince dal comunicato Inps, sarebbero poche le donne che hanno fatto richiesta per accaparrarsi i benefici previdenziali dettati dalla Legge di Stabilità 2017: circa 15.400 con una percentuale del 23,2 %.

Circa 34.530 domande, invece, sarebbero state presentate dai disoccupati che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali.

Conclusosi il primo importante passo, si dovrà attendere fino al 15 ottobre; giorno in cui l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale verificherà tutte le domande pervenute ed invierà le relative certificazioni degli aventi diritto alle prestazioni.

Entro tale data, infatti, l'Inps avrà il compito di comunicare il riconoscimento delle condizioni per avere diritto al beneficio, l'indicazione della decorrenza del trattamento e qualora il lavoratore non sia in regola con i requisiti dovrà comunicare il rigetto della richiesta.

Domande entro il 30 novembre per i lavoratori esclusi

Inoltre, i lavoratori rimasti esclusi potranno comunque presentare domanda entro il 30 novembre anche se le istanze potranno essere prese in considerazione sulla base delle risorse effettivamente disponibili. Intanto, come anticipato alcune settimane fa il Governo sta tuttora lavorando sullo stanziamento di nuovi fondi al fine di permettere il pensionamento ad una platea più ampia.