Quali sono i posti di lavoro che restano vacanti in Italia? Da una recente ricerca pubblicata da Unioncamere si riscontra che ci sono alcuni lavori molto richiesti dalle aziende italiane ma che sono difficilmente reperibili. Stiamo parlando di analisti programmatori, operatori commerciali, addetti alla logistica di magazzino e specialista della gestione e del controllo.

Quali sono i lavori più richiesti in Italia?

In base ai più recenti dati ISTAT, nel secondo trimestre 2017, il tasso di posti vacanti nel complesso delle attività economiche considerate è pari allo 0,9%.

Il dato, paragonato al triennio antecedente, è aumentato di 0,1 punti percentuali. L'indicatore aumenta di 0,1 punti percentuali nel settore dei servizi e resta fermo allo 0,7% nel settore industriale.

Il tasso di posti vacanti, spiega l’Istat – Istituto nazionale di Statistica, è il rapporto percentuale tra numero di posti vacanti e somma di posti vacanti e posizioni lavorative occupate. Detto in altre parole, sono quei posti di lavoro creati e di cui il datore di lavoro cerca attivamente addetti da impiegare nella sua azienda.Come si capisce, è un dato di grande importanza per capire la vivacità del mercato del lavoro. Se da un lato abbiamo il tasso di disoccupazione che considera le persone che sono in cerca di un lavoro, il tasso di posti vacanti è il suo perfetto contrario, cioè è il numero di persone che i datori di lavoro stanno cercando.

Detto altrimenti, sono quelle figure professionali che sono utili alle aziende o di cui se ne sottolinea la mancanza.

Secondo uno studio conoscitivo condotto da Unioncamere e Anpal, tra luglio e settembre 2017 potrebbero esservi bisogno di circa 200 mila professionisti che al momento mancano all’appello. Nello specifico, le figure professionali più ricercati sono: l’analista programmatore, l’operatore commerciale, l’addetto alla logistica di magazzino e lo specialista della gestione e del controllo.

Nella sola Bologna si prevedono 20.350 assunzioni

Tra luglio e settembre le imprese bolognesi prevedono di assumere 20.350 persone, di cui una su quattro a tempo indeterminato. Ad annunciarlo è la Camera di Commercio bolognese. I settori maggiormente interessati sono commercio, turismo e servizi alla persona, mentre il personale maggiormente richiesto sono camerieri, baristi, cuochi, personale non qualificato nei servizi di pulizia, commessi, assistenti alla vendita, personale di amministrazione, segreteria, operai metalmeccanici specializzati, interpreti, traduttori, specialisti in informatica, fisica e chimica, progettisti, ingegneri, e operai metalmeccanici.