Novità sulle ipotesi di allargare la pensione anticipata 2017 a varie categorie di lavoratori e contribuenti, in modo da rendere più flessibile l'uscita da lavoro. Ipotesi che, al momento, sono in cantiere in attesa della riapertura del tavolo delle negoziazioni di riforma delle Pensioni che si concluderà con la legge di Bilancio 2018 di fine anno. In gioco, oltre all'innalzamento dei requisiti necessari per la pensione anticipata e per le pensioni di vecchiaia dal 2019, anche le possibili variazioni a favore dei giovani (la "Fase 2" delle pensioni), l'allargamento dell'Ape social, in attesa del decreto definitivo dell'anticipo pensionistico volontario di settembre e, infine, le misure volte ad agevolare l'uscita delle donne, per le quali dovrà troversi un meccanismo alternativo anche all'opzione donna.

Pensioni anticipate e vecchiaia Inps 2017, ultime novità oggi su Ape ed età uscita 2019

Intanto, il Governo Gentiloni ritiene impraticabile la possibilità che si torni indietro sugli aumenti dei requisiti di uscita per le pensioni anticipate e di vecchiaia dal 2019. Con l'allungamento della speranza di vita e, dunque, del godimento della pensione, il meccanismo tende a spostare in avanti anche l'età di maturazione della pensione di vecchaia e dell'uscita anticipata. Si dovranno attendere i dati demografici definitivi dell'Istat, ma la sensazione è quella che dal 2019 verranno richiesti 5 mesi in più di lavoro, con uscita per la pensione anticipata a 64 anni e per la vecchiaia a 67. Lo spostamento scongiurerebbe un pesante passivo per l'Inps come in questi ultimi giorni fatto presente dal Presidente, Tito Boeri.

Tuttavia, la via d'uscita potrebbe essere trovata nell'allargamento delle categorie che ne necessitino della pensione anticipata Ape social, meccanismo che non va ad incidere direttamente sui canali previdenziali essendo configurati, dal punto di vita della contabilità, agli ammortizzatori sociali.

Pensione vecchiaia e anticipata Inps 2017: ultime proposte donna sull'Ape e contributi

Pertano, una possibile uscita con la pensione anticipata potrebbe essere garantita con il potenziamento dell'Ape social, al momento in fase di sperimentazione per tutto il 2017 ed il 2018, aumentando le risorse da stanziare e prevedendo requisiti di accesso meno vincolanti per averne diritto.

Di certo rimarrebbero le categorie relative ai disoccupati, ai disabili e assistenti, ed ai lavoratori che svolgano attività faticose. Ma, a queste, si potrebbero aggiungere le donne lavoratrici. Con l'incognita dell'opzione donna, che comunque comporta un grosso sacrificio per il taglio della pensione, avanzano proposte volte a prevedere la pensione anticipata con l'Ape social, in questo caso detta "Rosa". Fermo restando l'uscita a 63 anni, infatti, le ultime novità parlano di un abbassamento dei requisiti contributivi. Tra le ipotesi, scrive oggi Il Messaggero, c'è la possibilità del riconoscimento dello sconto sui versamenti fino a due anni. Pertanto, nel caso di pensione anticipata con Ape social, i 36 anni necessari per l'uscita delle lavoratrici che svolgano attività faticose, diventerebbero 36. E i 30 previsti per tutte le altre categorie scenderebbero a 28. Ma solo per le donne che abbiano avuto figli.