Lavoratori precoci ancora alle prese con l'approvazione di una misura che possa dare loro la possibilità di lasciare il lavoro attraverso un nuovo meccanismo di uscita anticipata. L'ipotesi, infatti, sarebbe quella dell'introduzione della Quota 100 proposta dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

Occhiodoro contrario alla Quota 100

L'idea si baserebbe sull'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dai 40 anni di versamenti contributivi. Una proposta che potrebbe non essere accolta visto che in questo caso verrebbe abbassata l'età anagrafica e nello stesso tempo aumenterebbe gli anni di anzianità contributiva.

Difatti, un lavoratore, per perfezionare Quota 100 potrebbe essere costretto al raggiungimento dei 45 anni di contributi. Cosa che, secondo il parere del rappresentante del gruppo "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" Roberto Occhiodoro potrebbe non funzionare.

La Confsal potrebbe avviare la raccolta firme

In alternativa, per i lavoratori precoci che continuano ancora la loro battaglia per giungere all'estensione della platea per beneficiare della cosiddetta Quota 41, si starebbe studiando la Quota 40 che, invece, darebbe la possibilità a migliaia di lavoratori di anticipare l'uscita dopo il raggiungimento di almeno 40 anni di contribuzione effettiva indipendentemente dall'età anagrafica.

Tale proposta sembrerebbe la più accreditata: per questo motivo, Roberto Occhiodoro si sarebbe dimostrato d'accordo verso l'introduzione di questa misura che ha ricevuto i consensi anche da parte del sindacato della Confsal-Unsa, il quale sarebbe già pronto ad avviare una raccolta firme proprio nel bel mezzo dei lavori per l'avvio della Fase 2. Intanto, i lavoratori precoci guidati dallo stesso Occhiodoro avrebbe consegnato una nuova proposta al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Leonardi riguardante il blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita; un argomento molto discusso che potrebbe prendere piede nel prossimo incontro previsto per la fine di agosto al fine di inserire una misura nella prossima Legge di Stabilità.

Altro tema caldo, invece, sarebbe l'introduzione di una pensione di garanzia a favore delle giovani generazioni volto ad integrare i trattamenti minimi che un giorno andrebbero a percepire. Per maggiori sviluppi occorrerà attendere fino al prossimo settembre, mese in cui verranno affrontati molti temi rimasti ancora aperti.