La cosiddetta Fase 2 è in fase di avvio. Con l'approvazione del decreto attuativo sull'Ape volontario da parte del Premier Paolo Gentiloni, infatti, potrebbe chiudersi definitivamente la prima parte dell'argomento Pensioni e si potrebbe dar vita ad un nuovo capitolo sulle altre questioni urgenti da affrontare.
Il ministro Poletti incontrerà nuovamente i sindacati
Si tratta dell'argomento inerenti il futuro previdenziale delle lavoratrici oltre a quello riguardante le giovani generazioni. Nel mirino dell'esecutivo anche l'estensione dell'Ape Sociale e della Quota 41 a favore dei lavoratori precoci oltre agli esodati rimasti privi di tutela e la proroga dell'Opzione Donna ormai lasciata nel dimenticatoio.
Nei prossimi giorni è atteso un nuovo vertice fra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil volto a discutere i temi rimasti ancora irrisolti. Dopo l'approvazione dell'Ape volontario che ancora deve diventare operativo, i sindacati avanzano le loro richieste in vista dell'avvio della Fase 2. Come riporta "Sussidiario", infatti, il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli avrebbe dichiarato: "Sono rimasti dei lavoratori esodati, nell'ordine di qualche migliaio, che devono essere messi in condizione di andare in pensione. E' necessaria poi una proroga dell'Opzione Donna anche se occorrerà considerare le risorse che il Governo Gentiloni avrebbe stanziato con l'ultima Legge di Stabilità.
Altro punto da chiarire, invece, riguarda la modifica del requisito necessario per accedere all'Ape volontario: 63 anni di età anagrafica e 20 anni di versamenti contributi a condizione di aver maturato un assegno pensionistico di almeno 2,8 volte il valore del trattamento minimo Inps. Cosa che a parere del segretario confederale della Uil Domenico Proietti andrebbe a favorire le pensioni più alte: "chiediamo di ridurre questo valore perchè premia le pensioni più alte", spiega il sindacalista.
Furlan: 'la nostra battaglia continua'
Ad intervenire anche il Leader della Cisl Annamaria Furlan che, nonostante la firma del decreto attuativo sull'Ape volontario da parte del Governo avrebbe confermato il proseguimento della battaglia dei sindacati al fine di arrivare a nuovi provvedimenti in campo previdenziale anche per le giovani generazioni penalizzati fortemente dalla grave crisi economica e che di conseguenza, trovano difficoltà nel trovare un lavoro.