Al centro del dibattito delle Pensioni resta il caldo tema relativo al riconoscimento del lavoro di cura delle donne, diverse le proposte al vaglio del Governo, quelle verso cui l'esecutivo sembrerebbe propendere vanno nella direzione dell'ape sociale donna e di un bonus per le mamme. Il presidente dell'INPS Tito Boeri esprime il suo disappunto poche ore prima del tanto atteso incontro tra Governo e Sindacati che avverrà nel pomeriggio. Infatti secondo lui la misura a favore delle mamme potrebbe portare gravi conseguenze per il futuro, ecco quali.

Quali sono i rischi secondo Boeri?

Boeri sottolinea il fatto che spesso le donne non hanno una carriera continuativa proprio a causa delle sospensioni dal mondo del lavoro determinate dalla cura dei figli e concedere sei mesi di sconto per ogni figlio con un tetto massimo di due anni sarebbe assurdo e provocherebbe una sorta di discriminazione per quelle donne che, al contrario, non hanno figli ed hanno optato per la carriera. Inoltre questo provvedimento potrebbe mettere nelle mani dei datori di lavoro un arma che permetterebbe loro di sfruttare la possibilità di far uscire anticipatamente le donne con figli per ridurre la forza lavoro. Questi i rischi che, secondo il Presidente dell'INPS, sarebbe meglio non correre.

Spiega, inoltre, che il problema alla radice non è l'entrata anticipata delle donne in pensione, bensì la difficoltà che persiste di entrare a far parte del mondo del lavoro, problematica molto più marcata per le donne che non per gli uomini. Le donne, dice, hanno basso potere contrattuale che non si risolverebbe con le 'scorciatoie' all'uscita, poi conclude: "Non vorrei che le persone che hanno usufruito di opzione donna si trovassero spiazzate".

Pensione anticipata donne, la proposta di Boeri

Il Presidente dell'INPS Tito Boeri al contrario suggerisce un cambiamento radicale per quanto riguarda la possibilità dei padri di assentarsi dal posto di lavoro, usufruendo del congedo di paternità. Secondo lui, infatti, per equiparare i diritti di tutti si dovrebbe intervenire aumentando i giorni spettanti ai padri che scelgono di stare a casa al posto delle madri e sottolinea che è la cultura che va cambiata in questo senso, l'idea ricorda quella espressa pochi giorni fa da Elsa Fornero a Radio Anch'io.

La professoressa ritiene che le donne debbano smettere di accontentarsi di sconti sulla pensione, ma pretendere, piuttosto, parità sociale anche nel mondo del lavoro e lottare per una maggiore suddivisione dei ruoli in famiglia.

Pensioni 2017, scontro Baruffi-Boeri

Dopo l'intervento di Boeri interviene a dire la sua l'Onorevole Davide Baruffi del Pd che attraverso un post sulla sua pagina Facebook esprime il suo disappunto su quello che propone il presidente dell'INPS.

Secondo lui infatti è proprio l'aspetto contributivo che si dovrebbe valutare, il quale dovrebbe anche prendere in considerazione anche tutta la storia lavorativa delle donne e non solo il fatto che possono aver avuto o meno dei figli.

Sulle donne, infatti, gravano molti oneri familiari dei quali non si tiene affatto conto. Inoltre Baruffi polemizza dicendo che le donne di sua conoscenza evidentemente sono di classi sociali diverse da quelle che conosce Boeri.

Per sapere se qualcosa verrà fatto in questa direzione occorre attendere l'incontro del tardo pomeriggio tra Governo e sindacati, tenetevi informati sul nostro canale pensioni e come sempre seguirà l'intervista al precoce Roberto Occhiodoro presente dinanzi al ministero del lavoro.