Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 28 settembre vedono arrivare nuove prese di posizione sulla flessibilità in uscita tramite l'opzione donna, la quota 41 e gli altri meccanismi di prepensionamento, il congelamento nell'applicazione del parametro dell'aspettativa di vita e la nuova Governance Inps. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni, i nuovi commenti sull'aspettativa di vita
"Già con la legge di bilancio approvata del 2017 si è dimostrata un'inversione di tendenza, perché per i lavori gravosi e pesanti si è pensato all'APE social.
Per chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e ha un anno di contributi si è pensata la quota 41, quindi c'è stata un'inversione di tendenza", ha spiegato l'On. Maria Luisa Gnecchi nella giornata di ieri, intervenendo alla trasmissione di radio RAI1 "la radio ne parla". "Rispetto all'aspettativa di vita", ha proseguito la Parlamentare, "si tratta di un meccanismo pensato dal Governo Berlusconi: eravamo ancora nel 2009, ed è un decreto direttoriale che dovrebbe far scattare l'aumento senza passare dal Parlamento entro il 31 dicembre del 2017, con partenza dal 1 gennaio 2019. Quello che diciamo noi, che sarebbe a costo zero, è di non far uscire entro il 31/12 del 2017 il decreto direttoriale e dedicare i primi mesi del 2018 (almeno fino a giugno, possibilmente fino a settembre) all'analisi sui diversi lavori e quindi sull'aspettativa di vita diversa per categorie, perché tanto in ogni caso dovrebbe partire dal primo gennaio 2019".
Riforma pensioni, l'On. Rizzetto propone una revisione decisa
"Faccio una proposta: il Presidente della Commissione Lavoro proceda subito (ne ha la facoltà ) nel mettere a calendario questi provvedimenti in "sede Legislativa" (o "deliberante"), anche contro il suo Partito". Lo chiede il Vice Presidente della Commissione lavoro alla Camera Walter Rizzetto riferendosi alla proroga dell'opzione donna, al congelamento dell'AdV, alla quota 41 per i precoci e agli altri meccanismi di flessibilità utili per accedere al prepensionamento.
Questo metodo permetterebbe di ridurre i tempi, visto che di fatto si potrebbe saltare la discussione nell'assemblea parlamentare.
Governance Inps, depositata la nuova bozza destinata a superare l'attuale sistema
Non si è fatto attendere poi un nuovo aggiornamento relativo alle recenti richieste dei sindacati per quanto concerne l'attuazione di un cambiamento nella Governance dell'Inps.
La questione è infatti tra gli undici punti elencati nella lettera unitaria inviata recentemente al Governo, ma era anche prevista nel verbale siglato lo scorso settembre tra lo stesso esecutivo e le parti sociali. A tal proposito segnaliamo quindi che alla Camera è stata depositata una nuova bozza di legge a prima firma dell'On. Di Salvo, con la quale si chiede di "approvare il disegno di legge entro la fine della legislatura". Ad affermarlo è il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che punta a "superare l'attuale sistema monocratico di governo degli enti con la costituzione di un Consiglio di amministrazione formato dal Presidente e da 4 componenti che lavorano a tempo pieno".
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