Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 27 settembre 2017 vedono proseguire le rivendicazioni sindacali per una riforma del settore ed una maggiore flessibilizzazione dei criteri di quiescenza. Ad esprimersi nelle ultime ore è stata l'Ugl, che ritiene inaccettabile "spremere ulteriormente i lavoratori continuando ad alzare l'età pensionistica". Nel frattempo arrivano nuovi aggiornamenti dal Governo, con il Ministro del Lavoro Poletti che ha avanzato un'importante apertura in merito ad un intervento di riforma della governance Inps. Ma nuove prese di posizione sono giunte anche dalla Camera, dove si è tornati a chiedere di correggere le regole per andare in pensione.
Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro ultimo articolo di approfondimento.
Età di pensionamento: impensabile lavorare oltre i 70 anni
"A 70 anni è impensabile che le energie e la qualità del lavoro sia pari a quella di colleghi più giovani": ad affermarlo è Paolo Capone, Segretario generale UGL. Il sindacalista ha commentato l'attuale confronto sulle pensioni evidenziano che prolungare l'età di permanenza sul lavoro rappresenta "una evidente mortificazione non solo fisica, ma anche intellettuale" ed è quindi "necessario mettere in atto una manovra che abbia una visione più ampia, e mi riferisco di pensare anche ai giovani: l’eta’ pensionistica cosi’ elevata genera un ingorgo che impedisce ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro, creando ulteriori squilibri sul sistema provvidenziale".
Secondo Capone la rigidità dei criteri di accesso al pensionamento rende il sistema penalizzante non solo per coloro che hanno iniziato in giovane età, ma anche per tutti coloro che svolgono attività usuranti e gravose. Un pensiero particolare va anche alle donne che non riescono a fruire del pensionamento anticipato tramite APE e APE social.
Categorie che dovrebbero essere tutelate, mentre "in questi ultimi anni il Governo ha continuamente fatto cassa".
Governance Inps: il Governo è disponibile a trattare
Tra le richieste di intervento dei sindacati ritroviamo anche un invito a riconsiderare gli attuali meccanismi di governance degli istituti previdenziali. Nel pomeriggio di ieri il Governo è tornato sul punto con un'importante apertura, attraverso alcuni chiarimenti rilasciati da Giuliano Poletti.
"Il governo è disponibile" ha spiegato il Ministro del lavoro, pur indirizzando la questione all'attività parlamentare. L'esponente dell'esecutivo accompagnerà però la discussione, "nella convinzione che bisogna procedere a un cambiamento della governance, nella direzione di una maggiore collegialità".
Dalla Camera il nuovo invito a ripensare le regole di pensionamento
"Le regole per andare in pensione devono essere corrette". Ad affermarlo è l'On. Anna Giacobbe, facendo il punto della situazione rispetto agli interventi pregressi ed alla discussione in corso. "E' un lavoro che faticosamente, e troppo lentamente, si è comunque avviato in questi anni. Il sistema previdenziale deve stare in equilibrio: ma non può essere solo una questione di "conti", sulla pelle di persone che hanno lavorato una vita", spiega l'esponente della Commissione lavoro.
Un particolare riferimento va poi alle donne, che sono state tra coloro che hanno subito penalizzazioni maggiori dall'irrigidimento dei requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia, visto che quella anticipata resta in molti casi irraggiungibile. Ma la situazione non va meglio se si osserva chi sta entrando ora nel mondo del lavoro: "anche le giovani combattono con lavori mediamente più precari e più malpagati di quelli dei coetanei maschi". Una situazione preoccupante se si considera che le pensioni future dipendono dagli stipendi attuali, ha concluso la parlamentare.
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