Altro che sottoscrizione di un verbale d'intesa generale come è avvenuto con la fase 1, sembra sempre più alto il rischio rottura tra governo e sindacati nell'ambito del tavolo di confronto sulla fase 2 della riforma Pensioni. Oltre che tra l'esecutivo e le parti sociali fibrillazioni e polemiche continuano a registrarsi anche nella maggioranza, con diversi parlamentari che chiedono al Governo Gentiloni un cambio di rotta sulla questione previdenziale, a partire dal blocco dell'aumento dell'età pensionabile.

Previdenza, domani 13 settembre nuovo incontro tra esecutivo e parti sociali

Diverse le misure introdotte con la fase 1 della riforma pensioni inserita nella legge di Bilancio 2017, "restano però - ha dichiarato oggi il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti alla vigilia del tavolo di confronto con il governo - molti nodi da sciogliere". Dallo stop all'innalzamento dei requisiti anagrafici per l'accesso al pensionamento al riconoscimento di cura familiare per e donne passando per le proposte tese a garantire un futuro previdenziale dignitoso ai giovani oggi vittime della disoccupazione e del precariato nella migliore delle ipotesi. Questi i punti sui cui si sofferma il sindacato dei pensionati della Cgil.

"In mancanza di risposte chiare del Governo su questi punti - ha avvertito il leader dello Spi oggi a Trieste per un convegno organizzato nell'ambito della Festa di LiberEtà - siamo pronti a mobilitarci". Questo l'appello al governo del segretario dello Spi Cgil alla vigilia dell'incontro di domani (mercoledì 13 settembre) che si terrà nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il capitolo dell'età pensionabile è fondamentale per i sindacati.

Lo Spi Cgil chiede risposte dal Governo nell'ambito della riforma pensioni fase 2

Pedretti ha ricordato oggi che le speranze di vita, in ogni caso, mutano in base al lavoro svolto e ha fatto l'esempio degli operai siderurgici che non sono la stessa cosa dei professori universitari ma che sostanzialmente vanno in pensione con le stesse norme.

"Da parte del Governo, finora - ha detto Ivan Pedretti secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Agi - non è stata manifestata disponibilità a intervenire su questo punto". In realtà l'esecutivo, tramite il viceministro dell'Economia e delle Finanze Enrico Morando, ha fatto sapere proprio il contrario, ovvero che intende andare avanti con l'aumento dell'età pensionabile. La questione però, come ha detto in più occasioni il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, sarà affrontata in autunno quando saranno disponibili i nuovi dati dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale sulle aspettative di vita, quindi molto probabilmente dopo il varo della legge di Bilancio 2018.