Anche il Pd di Matteo Renzi, il partito di maggioranza relativa in Parlamento, determinante per dare vita a ogni legge e a ogni iniziativa di tipo parlamentare, sembra intenzionato a mettere mano alla legge Fornero nell'ambito della fase 2 della riforma Pensioni su cui continua il confronto tra governo e sindacati che torneranno a discutere attorno a un tavolo mercoledì prossimo 13 settembre. Le modifiche alla legge Fornero sono state caldeggiate in particolare nelle ultime ore dai segretari della Cgil e della Cisl, rispettivamente Susanna Camusso e Annamaria Furlan, in sintonia comunque con la Uil guidata dal segretario generale Carmelo Barbagallo.

Pensioni, Rosato: ognuno deve andarci quando vuole

Le voci dei sindacalisti, che sulla previdenza hanno già presentato una piattaforma unitaria, contro la riforma pensioni varata sei anni fa dal Governo Monti si sono aggiunte a quelle della Lega nord di Matteo Salvini, del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, tra i partiti che in questi anni hanno proposto e promesse modifiche al sistema previdenziale. Adesso anche il partito di maggioranza relativa, guidato dall'ex premier Matteo Renzi, sembra abbia intenzione di procedere con un ritocco alla legge Fornero. In questo senso si è espresso non un parlamentare qualsiasi o uno dei "ribelli" della minoranza dem, come potrebbe essere per esempio il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano, ma il capogruppo del Partito democratico alla Camera dei Deputati Ettore Rosato.

'E' chiaro che prima si va in pensione più è bassa'

"In un sistema contributivo - ha detto il presidente del gruppo parlamentare del Pd a Montecitrio - ognuno deve, tra virgolette, andare in pensione quando vuole, deve - ha sottolineato - poter scegliere". Così Rosato, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ansa, ha confermato l'intenzione del Pd di voler correggere la legge Fornero che continua a creare gravi problemi di carattere sociale.

"E' chiaro - ha detto il deputato dem intervenendo alla Festa dell'Unità di Genova - che prima vai in pensione più bassa è. Certo - ha aggiunto Rosato secondo quanto riporta l'Ansa - non prima dei 63 anni, di trent'anni di contributi, ma il sistema contributivo - ha sottolineato riferendosi alle modifiche alla legge Fornero - deve cambiare l'approccio che abbiamo avuto finora".