Con quali requisiti si potrà andare in pensione anticipata o di vecchiaia dal 2019, in vista del possibile aumento dell'età di uscita che potrebbe essere varato in questo autunno dal Governo Gentiloni? E' una domanda di stretta attualità e riguarda l'adeguamento dei requisiti ai dati della speranza di vita calcolati dall'Istat. Al momento, infatti, il Governo è in attesa degli indici definitivi dell'Istituto di Statistica per decretare i requisiti di uscita a salire secondo il meccanismo fatto proprio dalla riforma delle Pensioni dell'ex ministro, Elsa Fornero.
Le ultime tabelle dell'Istat, quelle che portarono le pensioni di vecchiaia a quota 66 anni e 7 mesi e la pensione anticipata a 63,7 dal 1° gennaio 2016 fino a tutto il 2018, emergeva che sia le pensioni anticipate che quelle di vecchiaia sarebbero aumentate di 4 mesi dal 2019 (e, pertanto, a 63,11 l'uscita anticipata e a 66,11 quella di vecchiaia).
Pensioni anticipate e vecchiaia 2017: ultime novità oggi su adeguamento quota uscita
Contrariamente, le ultime rilevazioni hanno indicato in cinque mesi l'aumento della speranza di vita, indice che porterebbe le pensioni anticipate a quota 64 anni e la pensione di vecchiaia a 67. Sia i sindacati che Maurizio Sacconi e Cesare Damiano, entrambi ex ministri del Lavoro, stanno portando avanti la proposta al Governo al fine di bloccare, per il biennio 2019-2020, gli adeguamenti dell'età di uscita o, quanto meno, di decretare un aumento dei requisiti meno traumatico per i contribuenti.
Per il momento, il Governo ha rimandato la questione alla comunicazione dei dati ufficiali dell'Istat che avverrà, presumibilmente, intorno a metà ottobre. Per bloccare il meccanismo delle pensioni occorrerebbe una norma di legge che potrebbe essere contenuta, nell'eventualità, nella legge di Bilancio 2018. Ma cosa significherebbe per i lavoratori l'aumento di cinque mesi dell'età necessaria per la pensione?
Quale sarebbe la nuova quota di uscita a parità di anni di contributi versati?
A quale età si va in pensione anticipata o vecchiaia con i nuovi requisiti del 2019?
La questione non è di poco conto per i tanti lavoratori che avevano messo in preventivo l'uscita con pensione anticipata a quota 63,7 anni oppure a 66,7 per le pensioni di vecchiaia.
A tal proposito, un lettore del Quotidiano Nazionale ha posto un quesito all'esperto delle pensioni del giornale per analizzare la propria situazione previdenziale. Avendo preventivato di andare in pensione di vecchiaia a 66,7 nel 2019, il nuovo requisito dell'età lo costringerebbe a rimandare l'uscita. Infatti, il lettore raggiungerebbe i 67 anni solo nel 2020. La risposta dell'esperto delle pensioni conferma lo slittamento della pensione se il Governo, tramite decreto dei ministeri del Lavoro e dell'Economia, dovessero avallare i 5 mesi in più per le pensioni anticipate e di vecchiaia. E, pertanto, nel caso del lettore, la sua età di pensione passerebbe a 67 anni e, come per tutti gli altri contribuenti, la sua uscita per la pensione nel 2019 avverrebbe solo se tale età fosse maturata. In caso contrario occorrerebbe attendere l'anno susseguente.