L’anno 2018 sarà l’anno dei concorsi per i docenti e aspiranti tali, infatti sono previsti ben tre concorsi. Il primo sarà riservato solo ai docenti già in possesso dell’abilitazione che dovranno superare solo un primo step per poi cominciare il percorso Fit che, per loro, durerà solo un anno e prevederà l’assegnazione di una cattedra annuale con regolare stipendio. Alla fine del percorso una prova specifica stabilirà se il docente con l’abilitazione potrà passare di ruolo oppure no. Il secondo concorso sarà riservato ai docenti privi di abilitazione con alle spalle 36 mesi di servizio.

Questi docenti precari dovranno affrontare delle prove per poi avviare il percorso Fit che per loro durerà due anni e sarà retribuito. Infine il terzo concorso sarà riservato agli aspiranti docenti che non hanno né l’abilitazione, né i 36 mesi di servizio alle spalle. I candidati facenti parte di quest’ultimo gruppo dovranno in primis conseguire 24 CFU in materie antro-pedagogiche, poi affrontare le tre prove (due scritte e una orale) ed infine avviare il percorso Fit che per loro durerà ben tre anni. In questi tre anni gli aspiranti docenti saranno pagati con uno stipendio che all’inizio sarà più basso e, successivamente, nel terzo anno diventerà lo stipendio regolare di una supplenza vera e propria.

Ecco in cosa consiste la tassa per i diritti di segreteria

Il costo per conseguire i 24 CFU (requisito necessario all'accesso al concorso docenti 2018) secondo quanto previsto dal Miur, non deve superare i 500 euro per i candidati che hanno ormai finito il percorso di studi. Questi 500 euro, poi, dovranno essere rivalutati in base al reddito familiare del singolo candidato.

Ma a quanto ammonta, invece, la tassa di partecipazione al concorso? La Bozza della Legge di Bilancio prevede una tassa di 10 euro per partecipare, anche se si attende la verifica della Ragioneria dello Stato. Questa legge, in realtà, è già stata utilizzata nell’ultimo concorso a cattedra del 2016 e adesso potrebbe essere estesa a tutti i tipi di concorsi previsti dalla Scuola.

Ma in cosa consiste precisamente questa tassa? Si tratta di una tassa per i diritti di segreteria e va pagata prima di inoltrare la domanda di partecipazione e non oltre. A prescindere da come procederà il concorso, tale tassa non sarà restituita in alcun caso così come tutte le altre spese che gli aspiranti dovranno sostenere eventualmente.