Il Ddl Lorenzin avrà ripercussioni molto positive su tutte le professioni sanitarie. Con queste parole la Lorenzin ha presentato il DDL in Aula alla Camera apportando una serie di modifiche al testo già approvato dal Senato a maggio 2016. La Federazione nazionale degli infermieri ha infatti chiesto che il disegno di legge Lorenzin sia convertito in legge entro l’anno. Al suo interno sono previste importanti novità. Oltre 440mila infermieri Italiani infatti presto diranno addio al termine infermiere “professionale”.

I Collegi invece diventeranno Ordini a livello provinciale ed interprovinciale, prevedendo così anche federazioni regionali, oltre a quelle nazionali, composte da 7 membri con mandato della durata di 4 anni.

Tali nuovi Ordini saranno soggetti alle leggi regionali in materia di organizzazione del lavoro. Gli ordini non potranno svolgere funzioni sindacali.

L’infermiere: ecco le nuove mansioni dopo l’abolizione dei Collegi

Il superamento del titolo di infermiere professionale comporterà la modifica dall’acronimo dell’Ipasvi. Posto che gli infermieri sono tutti professionisti laureati: scompare dunque l’anacronistica separazione tra collegi e ordini per delineare forme di iscrizione agli albi di appartenenza e le modalità di voto degli ordini. In breve si potrà votare anche in più sedi, pure in ospedale e anche online. Per la validità delle iscrizioni aumenta anche il quorum. Un’altra importante novità riguarda la figura degli OSS che entrano nell’area delle professioni socio sanitarie.

Per quanto riguarda le competenze degli infermieri nel testo del Ddl Lorenzin è previsto uno sblocco delle competenze degli infermieri. Ed in questo senso ecco che legge non deve prevedere un rapporto a senso unico medico-paziente, ma deve coinvolgere tutta l’équipe di cura e l’assistenza clinica fa parte a pieno titolo di questo coinvolgimento. L’infermiere, come prevede il DDL Lorenzin è in grado di coordinare varie risorse e professionalità e diventa figura di riferimento per il paziente, i famigliari e/o caregiver nei confronti dell’equipe assistenziale (operatori sanitari e sociali). Sono quindi indispensabili ottime capacità relazionali ed anche di competenze cliniche, organizzative e manageriali.

Assunzioni in programma nella città di Torino: i dettagli

È stato raggiunto un accordo che riguarda l'azienda ospedaliera-Città della Salute di Torino e i Sindacati per concordare le prossime assunzioni di personale. L'accordo rappresenta un importante traguardo per gli ospedali dell'Azienda e per superare le carenze di organico. Si sta dunque pensando ad un bando di concorso in cui verranno assunti 90 infermieri e 56 OSS. In tutto quindi 146 posti. Di questi rispettivamente 51 e 36 saranno utili per rispondere alle criticità immediate di personale. I restanti 39 infermieri e 20 OSS riportano in azienda i reparti degli OBI dei Pronto soccorso degli ospedali Molinette e del reparto di Cardiologia.