Ieri il testo della Legge di Bilancio 2018 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, atto che permetterà allo stesso di iniziare il suo iter Parlamentare entro il 20 ottobre.

Attraverso la manovra in questione, il cui peso sembra aggirarsi intorno ai 20 miliardi di euro, il Governo mira a stimolare l’economia italiana agendo su molteplici fronti:non solo si aspira infatti a promuovere l’attività imprenditoriale, attraverso quella che è stata definita la manovra “Industria 4.0”, ma si mira a stimolare l’occupazione, in particolare quella giovanile.

La Legge di Bilancio, per quanto concerne tale importante tema, contiene interessanti misure che potenzialmente possono influire positivamente, almeno sul breve periodo.

Lavoro giovanile: decontribuzione per i contratti a tempo indeterminato

Sulla scia delle precedenti decisioni inerenti il mercato del lavoro, il Governo ha ponderato di stimolare l’occupazione giovanile prevedendo una particolare forma di decontribuzione per i contratti d’assunzione a tempo indeterminato di giovani.

Tale agevolazione sarà pari al 50 % degli oneri previdenziali, percentuale che sale al 100 % per le assunzioni che avverranno in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna, e sarà fruibile dal datore di lavoro per tre anni dalla data di assunzione.

La stessa potrà essere richiesta da gennaio 2018 per i lavoratori e le lavoratrici d’età inferiore ai 35 anni (34 anni e 364 giorni), soglia questa che scenderà da gennaio 2019.

Sgravio triennale totale per assunzioni post apprendistato o alternanza scuola lavoro

Altro punto interessante riguarda il focus del Governo su apprendistato ed alternanza scuola lavoro.

Nella Legge di Bilancio è prevista la possibilità di chiedere la totale decontribuzione per tre anni nell’ipotesi di assunzione di giovani che avvenga entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio e che riguardi soggetti che avevano in precedenza svolto un percorso di apprendistato o alternanza scuola lavoro presso lo stesso datore di lavoro.

Continua ad essere dunque sostenuta dal Governo l’alternanza scuola lavoro, modalità lavorativa fortemente contestata nei giorni scorsi da sindacati e movimenti studenteschi, i quali considerano la stessa come l’ennesimo modalità di sfruttamento di forza lavoro giovanile.

Manovre sufficienti per stimolare il mercato del lavoro?

La Legge di Bilancio dovrà a breve affrontare il percorso ad ostacoli della votazione in Parlamento, con tutto ciò che ne consegue in termini di modifiche e tempi di approvazione.

Non ci si può non domandare se il proseguire ad oltranza sulla via delle agevolazioni possa portare, a differenza di quanto avvenuto in passato, a risultati positivi sul lungo periodo (specie in considerazione del fatto che a breve cominceranno a farsi sentire le nefaste conseguenze della scadenza delle vecchie agevolazioni triennali).

Si spera che le manovre in tema di crescita economica e stimolo dell'imprenditoria possano sortire gli effetti che tutti sperano: la ripresa del mercato del lavoro e l'aumento dell'occupazione.