E' destinato ad infuocarsi il dibattito in corso sulla fase due riforma Pensioni e in particolare sull'aumento dell'età pensionabile. Non sembrano esserci da parte dell'esecutivo i passi indietro chiesti dai sindacati innanzitutto per bloccare l'innalzamento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale in base alle aspettative di vita rilevate dall'Istituto nazionale di statistica. "Questo è un obbligo di legge", ha dichiarato stasera, in un'intervista al Tg 1, il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan a proposito dell'aumento dell'età pensionabile.

Pensioni, il ministro Padoan: avanti con aumento età pensionabile

"E' già avvenuto due volte in passato - ha ricordato il ministro Padoan - che l'età per la pensione sia cresciuta per ragioni demografiche". Quindi il Governo Gentiloni, così come hanno fatto gli altri governi in passato, è pronto ad aumentare l'età pensionabile. Di modificare la norma non se ne parla. I sindacati chiedono lo stop, i presidenti delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, chiedevano il rinvio della decisione al prossimo anno, ma l'esecutivo va avanti, e questa è anche la linea ufficiale del Pd di Matteo Renzi indicata nei giorni scorsi da responsabile economico dei dem, Tommaso Nannicini.

Il titolare del Mef, nell'intervista al Tg 1, ha ricordato che sia con la manovra dell'anno scorso che con quella varata ieri ci sono comunque interventi sul fronte previdenziale compresi nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro.

I sindacati hanno chiesto una riunione urgente con il premier Gentiloni

"Vorrei ricordare - ha dichiarato Per Carlo Padoan - che la legge di bilancio dell'anno scorso e questa legge di bilancio contengono diverse misure che permettono a particolari segmenti della popolazione - ha sottolineato il ministro dell'Economia e delle Finanze - di lasciare il lavoro prima e di andare in pensione anticipatamente".

Sono tre, in particolare, le misure sul fronte previdenziale inserite nella legge di Bilancio 2018 varata ieri dal Cdm e pronta per l'esame parlamentare: la stabilizzazione della Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata); l'ampliamento della platea dei beneficiari dell'Ape a tempo determinato e l'Ape social per donne con figli. Molto poco per i sindacati, che hanno subito chiesto un incontro urgente con il premier Paolo Gentiloni per affrontare il capitolo pensioni.