pensione anticipata con Ape volontario ancora ferma e si rischia di perdere il primo anno di sperimentazione (dei due, fino al 31 dicembre 2018) per i contribuenti nati tra il 1951 ed il 1953. Infatti, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore di oggi, 11 ottobre 2017, il decreto dell'anticipo pensionistico volontario relativo alle Pensioni anticipate per l'uscita a partire dai 63 anni, è stato firmato lo scorso 4 settembre da Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei ministri, ma non è stato ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Il decreto, contenente venti articoli e la modulistica allegata per andare in pensione anticipata pagando il prestito pensionistico, è attualmente alla Corte dei conti per il controllo, ma sono ancora incerti i tempi della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Ultime pensioni anticipate 2017, le novità di oggi sulla pubblicazione del decreto

Nel dettaglio, poi, questa formula delle pensioni anticipate con Ape volontario necessita degli accordi quadro con l'Ania e con l'Abi per le condizioni del prestito nel periodo di anticipo e della successiva restituzione a partire dalla maturazione della pensione di vecchiaia. Il quotidiano economico informa che qualche passo in avanti si è fatto per arrivare all'intesa con i due istituti, ma mancano ancora i dettagli del pricing, ossia del costo finale da applicare sul prestito nel periodo di pensione anticipata. L'ipotesi più accreditata al momento è quella dell'applicazione del Taeg al 3,2 per cento, una percentuale che andrebbe a coprire l'assicurazione obbligatoria sul rischio di morte prima del completamento del pagamento del prestito ventennale.

In questo scenario, l'assicurazione beneficerebbe anche della garanzia dello Stato.

Pensione anticipata con Ape volontaria 2017: passaggi e requisiti per fare domanda

In ogni modo, dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto dell'anticipo pensionistico Ape volontario, dovranno trascorrere trenta giorni per arrivare agli accordi quadro con l'Ania e con l'Abi.

Il Sole 24 Ore prevede, pertanto, che non si farà in tempo per arrivare alla previsione di uscita con pensione anticipata entro novembre o dicembre di chi abbia già maturato i requisiti per fare domanda di Ape volontario, ovvero i nati tra il 1951 ed il 1953. Infatti, oltre ai tempi del decreto e dell'istituzione del sistema telematico che spieghi ai futuri pensionati come funzioni la pensione anticipata con il calcolo del rateo del rimborso, l'Inps dovrà emettere le disposizioni operative che diano le istruzioni per fare domanda di pensione anticipata Ape.

Tali disposizioni dovranno essere sottoposte, peraltro, al visto del ministero del Lavoro. E, dopo i termini necessari per la presentazione delle domande dei futuri pensionati, l'Istituto di Previdenza potrebbe necessitare di un termine fino a 60 giorni per verificare la sussistenza dei requisiti per la pensione anticipata Ape dei richiedenti. Le previsioni di uscita anticipata con Ape volontaria si spostano, presumibilmente, al 2018, anno nel quale il Governo dovrà anche decidere se continuare con la sperimentazione dell'anticipo pensionistico volontario.

Arretrati sulla pensione anticipata con uscita Ape: chi può richiederli?

E' pertanto aperta l'ipotesi che il Governo Gentiloni possa prolungare di un anno questo canale di pensione anticipata, inserendo il decreto nella legge di Bilancio 2018.

E' necessario ricordare, peraltro, che i contribuenti che avessero maturato i requisiti della pensione anticipata con Ape volontario il 1° maggio 2017, potranno chiedere gli arretrati entro 6 mesi dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale. Gli arretrati vanno richiesti calcolando la pensione anticipata al 75 per cento se i mesi di anticipo superano il numero di 36 fino ad arrivare alla percentuale del 90 per cento per anticipi pensionistici della durata non superiore ai dodici mesi.