Potrebbe essere rinviata la decisione sull'aumento delle Pensioni con i nuovi requisiti di uscita della quota 67, ovvero sull'età minima per poter andare in pensione. E' quanto riportato sul Corriere della Sera di oggi, 8 ottobre 2017, in merito allo slittamento dell'età necessario sia per la pensione di vecchiaia dal 2019 con 5 mesi in più di lavoro, che per le pensioni anticipate a 64 anni di età oppure con 43 anni e 3 mesi di contributi. La decisione potrebbe essere presa dopo le prossime elezioni politiche, dunque nel corso del 2018, anche se, al momento, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan appare contrario.

Pensioni anticipate e pensione vecchiaia: ultime novità oggi, 8 ottobre 2017

Nell'articolo del quotidiano milanese si legge che la riforma delle pensioni come adeguamento dei requisiti di uscita alla quota 67 (o alla quota 64 per le pensioni anticipate) potrebbe slittare così come è avvenuto, al momento, per lo Ius Soli. E' una tentazione che si sta manifestando con maggiore insistenza nel Governo Gentiloni che potrebbe rinviare, alla prossima primavera, il decreto riguardante l'adeguamento delle pensioni alla speranza di vita calcolata dall'Istat. Proprio nelle prossime settimane, tra l'altro, l'Istituto di Statistica dovrebbe pubblicare i dati definitivi sulla speranza di vita, indici sui quali sono calcolati, secondo quanto previsto dalla Riforma Fornero, i requisiti di uscita delle pensioni.

E che vedrebbero, secondo le anticipazioni degli ultimi due mesi, la crescita delle pensioni anticipate e di vecchiaia di cinque mesi rispetto ai requisiti validi per tutto il 2017 e per l'anno prossimo. La decisione sulle pensioni, infatti, risulterebbe scomoda da prendersi alla vigilia delle votazioni politiche del 2018: occorrerebbe, pertanto, continuare a fare melina e rimandare la "patata bollente" al prossimo Esecutivo.

Pensione anticipata e pensioni vecchiaia 2017: ipotesi quota 64 e quota 67

La questione delle pensioni, tuttavia, è di primaria importanza e, teoricamente, il tempo per l'adozione del decreto di aumento dell'età di uscita per le pensioni anticipate a quota 64 e di vecchiaia a quota 67 da parte del Governo Gentiloni ci sarebbe entro la fine del 2017.

Tuttavia, dopo l'uscita annunciata per la metà di ottobre dei dati Istat sulla speranza di vita, la decisione sugli aumenti dei requisiti delle pensioni dovrebbe essere adottata entro la fine di novembre prossimo. Occorrerebbe, secondo l'iter delineato dalla legge, l'adozione di un atto del Ministro del Lavoro, senza l'intervento del Parlamento. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera per rimandare l'atto al prossimo anno, quindi, occorrerebbe un emendamento del Parlamento da includersi nella legge di Bilancio 2018. Nel campo delle ipotesi, con il rinvio si potrebbero ridiscutere i termini degli aumenti delle età necessarie per le uscite con le pensioni anticipate e di vecchiaia: infatti, sempre secondo il quotidiano, nella trattativa tra Governo e sindacati, si potrebbe arrivare ad un aumento più circoscritto, ad esempio di tre mesi, con parametri di uscita a 63,10 per le pensioni anticipate ed a 66,10 per la pensione di vecchiaia.