Per poter usufruire del trattamento pensionistico, ape volontaria, mancherebbero solo poche settimane: dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto firmato dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, lo scorso settembre, coloro che inoltreranno domanda per l'ottenimento del beneficio e che ne avranno diritto, potranno iniziare ad usufruire del trattamento economico.

Chi può usufruire dell'Ape Volontaria

Per poter accedere al trattamento economico, i richiedenti dovranno aver compiuto i 63 anni di età, trovarsi ad un massimo di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia (non oltre) ed aver maturato almeno vent'anni di contribuzione lavorativa.

Possono usufruire dell'anticipo pensionistico:

  • i lavoratori sia pubblici che privati,
  • gli autonomi,
  • gli iscritti alla gestione separata dell'Inps. ossia le categorie di lavoratori parasubordinati: co.co.co, spedizionieri doganali che non siano dipendenti e che operino nel settore a partire dal 1998,
  • venditori a domicilio che producano un reddito superiore ai 5000 euro annui.

I liberi professionisti iscritti a casse private non potranno accedere al beneficio.

Gli ultimi ostacoli all'attuazione del decreto

L'Ape Volontaria è sostanzialmente un trattamento pensionistico che permette ai lavoratori di accedervi tramite:

  • un prestito bancario o erogato da istituti finanziari, che vada a sopperire gli anni mancanti per la percezione della pensione di vecchiaia,
  • la stipula di un'assicurazione da parte del richiedente, con la quale lo stesso, possa garantire il pagamento del prestito in caso di sua premorienza.

A tal proposito, il governo informa i cittadini che sono ancora da attuarsi gli accordi necessari per l'erogazione dei prestiti, con Abi (Associazione Bancaria) e Ania (Associazione Nazionale tra le Imprese e le Assicurazioni).

Conclusi questi accordi, il decreto sarà pubblicato ufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale.

Come sarà erogata l'Ape Volontaria

Come tutte le pensioni, anche questo tipo di trattamento pensionistico sarà erogato tramite rate mensili. Fino al raggiungimento della reale età pensionistica, il pensionato dovrà durante 'gli anni ponte' restituire il prestito erogatogli.

La somma rateale mensile di restituzione del mutuo sarà calcolata nel seguente modo:

-una volta estinto il debito, il pensionato inizierà a ricevere le rate pensionistiche di diritto. L'ammontare della somma mensile da restituire sarà calcolata proprio in base al netto mensile che il pensionato riceverà in futuro. La percentuale di calcolo del debito, si baserà su un minimo del 2% fino ad un massimo del 5,5%, a seconda dell'ammontare della rata futura di pensione.