L'Istat ha confermato l'aumento della speranza di vita nel triennio 2014-2016. In media, rispetto al 2013, si vive 5 mesi in più. Senza farlo apposta, gli stessi mesi che saranno aggiunti al limite dell'età pensionabile a partire dal 1° gennaio 2019, come stabilito all'interno della riforma Fornero. Fra meno di un anno e mezzo i lavoratori italiani potranno uscire dal mondo del lavoro con la pensione di anzianità all'età di 67 anni, rispetto ai 66 anni e 7 mesi richiesti oggi, a meno di clamorosi dietrofront da parte del governo, che appaiono però inverosimili di fronte ai numeri presentati questa mattina dall'Istituto nazionale di statistica.

I requisiti dal 1° gennaio 2019 dopo la conferma dell'aumento dell'aspettativa di vita

Pensione di anzianità: non più a 66 anni e 7 mesi ma a 67 anni, per il biennio 2019-2020. Da molti ostracizzato, l'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato alla speranza di vita appare scontato anche per il prossimo scatto di anzianità, previsto proprio per il 1° gennaio 2019. Nonostante i sindacati abbiano da poco chiesto un incontro al governo per discutere sulla possibilità di una revisione del meccanismo, la scelta appare scontata. Lo stesso Giuliano Poletti, in tempi non sospetti, aveva detto di attendere i dati dell'Istat per intavolare una discussione seria sull'argomento. Discussione però che appare già chiusa, anche per via della posizione defilata del tema previdenziale all'interno della Legge di Stabilità per il 2018.

Ex pensione di anzianità contributiva: dal 1° gennaio 2019 potranno richiedere la pensione in anticipo coloro che matureranno 43 anni e 3 mesi (uomini) e 42 anni e 3 mesi per le donne. Oggi, i paletti sono fissati in 42 anni e 10 mesi per i lavoratori e 41 anni e 10 mesi per le donne, che continuano a chiedere con insistenza la proroga di Opzione Donna, con cui andrebbero in pensione con 35 anni di contributi e con neanche 60 anni di età anagrafica.

Ape sociale: se dovesse essere prorogata al 2019, come l'Ape volontaria, i lavoratori che faranno richiesta dell'anticipo pensionistico andranno in pensione sempre a 63 anni, con gli stessi anni di contributi richiesti oggi. Poiché però il prestito da richiedere sarà più lungo temporalmente, dovrebbero aumentare anche i costi (solo nell'Ape volontaria ndr) per il pensionato.

Tradotto, importi delle rate maggiori ed una pensione più leggera a fine mese, rispetto a quella che invece prenderebbe oggi, con l'età pensionabile fissata a 66 anni e 7 mesi ed un prestito massimo di 3 anni e 7 mesi.