Ancora scontri, polemiche e divisioni nella maggioranza di governo nel quadro della fase due della riforma Pensioni, che dopo mesi di confronto tra esecutivo e parti sociali stenta ancora a decollare. Schierati apertamente contro l'aumento dell'età pensionabile, nonostante le opposte intenzioni del Governo Gentiloni che non ha previsto una misura ad hoc nella legge di Bilancio 2018 varata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, i presidente delle commissioni Lavoro della Camera e del Senato, rispettivamente Cesare Damiano (Partito democratico) e Maurizio Sacconi (Energie per l'Italia).

Pensioni, intervento di Sacconi contro l'aumento dell'età pensionabile

"Il previsto aumento dell'aspettativa di vita - ha dichiarato oggi il presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale di Palazzo Madama - è stato alla fine certificato dall'Istat con il conseguente innalzamento dell'età di pensione a 67 anni in assenza - ha specificato - di correzioni normative". Un intervento che arriva subito dopo la diffusioni dei dati sulla speranza di vita da parte dell'Istituto nazionale di statistica, dati molto attesi anche da parte del governo per avere nuovi elementi importanti di valutazione nel quadro della discussione sulla fase due della riforma pensioni, fatta finora solo di annunci e promesse ma di fatto mai decollata.

Dopo la doccia fredda del Cdm la speranza di sindacati, lavoratori e gruppi parlamentari è che si possa intervenire con delle modifiche in sede di esame parlamentare della legge di Bilancio 2018.

L'ex ministro: 'Ogni decisione rigoroso richiede gradualità di applicazione'

"Energie per l'Italia - ha detto Maurizio Sacconi commentando i nuovi dati diffusi oggi dall'Istat - si iscrive alla linea di controllo della spesa previdenziale, ma ogni decisione rigorosa - ha sottolineato il parlamentare - richiede gradualità di applicazione".

La proposta di Sacconi, sulla stessa lunghezza d'onda di quella dell'omologo di Montecitorio, Cesare Damiano, è quella di rallentare e intanto rinviare l'adeguamento dell'età pensionabile alle speranza di vita. Nel frattempo si propone di rivedere questo meccanismo penalizzante per i lavoratori. "Ribadiamo la richiesta - ha ribadito il presidente della commissione Lavoro del Senato - di rallentare i tempi dell'adeguamento in modo - ha aggiunto - da ridurre il carico del cambiamento sui nati negli anni '50 in quanto già adulti - ha spiegato in un post pubblicato oggi sul blog dell'associazione amici di Marco Biagi - all'atto della approvazione della riforma".

I sindacati aspettano risposta dal premier su riunione urgente a Palazzo Chigi

C'è ancora chi spera e continua a battersi, dunque, per bloccare l'aumento dell'età pensionabile che sarà a 67 anni dal 2019 per effetto dell'applicazione della legge Fornero sull'aumento automatico dei requisiti anagrafici richiesti in base alle aspettative di vita rilevate dall'Istat. Da parte del premier Paolo Gentiloni si attende ancora una risposta ai leader delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto un incontro urgente a Palazzo Chigi.