Assunzioni dei docenti nella Scuola e concorsi del 2018, le graduatorie degli insegnanti potrebbero essere regionali. A dichiararlo è stato il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, in procinto di stravolgere uno dei tasselli fondamentali della riforma della Buona Scuola di Renzi di due anni fa. Ovvero del meccanismo che finora ha permesso di assumere i docenti nelle scuole anche fuori regione rispetto alla residenza, situazione che ha portato migliaia di insegnanti ad andare a lavorare a parecchie centinaia di chilometri da casa. Nel futuro le assunzioni potrebbero, dunque, avvenire diversamente.
È quanto si legge dall'articolo pubblicato dalla Stampa.it che ha ripreso le parole del ministro Fedeli.
Ultime novità oggi assunzioni docenti e concorso scuola 2018: graduatorie regionali?
La novità, pertanto, riguarderebbe sia le assunzioni dalle graduatorie dei docenti della scuola, sia i futuri concorsi, a partire da quello del 2018. Secondo quanto dichiarato dal ministro Fedeli, infatti, nel disegno organizzativo che si sta predisponendo nel dicastero di Viale Trastevere, i docenti precari sceglierebbero prima la regione presso la quale svolgere il proprio servizio di insegnante nella scuola. È una novità assoluta rispetto a quanto previsto fino alla legge sulla Buona Scuola secondo la quale, al contrario, i docenti sono stati costretti ad accettare anche sedi scolastiche fuori regione pur di lavorare.
Nel dettglio, ha spiegato Valeria Fedeli, i futuri docenti saranno consapevoli a monte della propria vita professionali e, nel caso, saranno loro stessi a disporre di poter andare a lavorare a molti chilometri di distanza. Nel concreto, tale disposizione debutterà già dal concorso nella scuola del 2018: gli aspiranti docenti sceglieranno per quale regione candidarsi e, pertanto, a quale regione potrebbero essere destinati se vincitori di concorso.
Scuola, graduatorie docenti precari regionali o provinciali?
Sulle parole del ministro Valeria Fedeli ha espresso il proprio scetticismo il sindacato Anief, soprattutto per i docenti precari inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento (GaE) e nelle Graduatorie di istituto. Infatti, per il precariato storico della scuola, con l'introduzione di nuove graduatorie su base regionale (le 'Grame'), non si cambierebbe il sistema di reclutamento in quanto si assorbirebbero comunque i docenti con più esperienza, in procinto di arrivare all'assunzione definitiva, con il meccanismo del 50 per cento delle cattedre disponibili e vacanti.
Inoltre, per l'Anief, la scelta di predisporre graduatorie regionali (e non provinciali) sfavorirebbe i docenti candidati che potrebbero essere assunti nella stessa regione, ma comunque in province notevolmente distanti tra di loro (come, ad esempio, i 230 chilometri tra Varese e Mantova).