Le ultimissime novità sulle Pensioni 2017 giungono direttamente dall’Inps che conferma lo stato in lavorazione di molte domande di pensione anticipata. Ricorderete che l’Inps ha riaperto al riesame molte delle domande che in prima istanza erano state rigettate sia per quanto concerne la quota 41 precoci quanto per l’ape sociale. Ovviamente questo sta portando a forti ritardi che si stanno ripercuotendo anche su coloro che si sono già visti accettare la domanda in prima istanza e che sui gruppi continuano a chiedersi: ma quando vi sarà il fantomatico pagamento della prima rata?

Ecco nell’articolo sottostante tutte le risposte, che però potrebbero non piacere particolarmente ai precoci e agli ‘apisti’, ma che quanto meno fanno chiarezza.

Pensioni precoci e ape sociale, slitta al 2018 il pagamento della quiescenza

Sembra ormai accertato che sotto l’albero di Natale quest’anno non arriverà il tanto sperato assegno pensionistico da parte dell’Inps, nemmeno per quei lavoratori, precoci o richiedenti l’ape sociale a cui è stata subito accettata la domanda di riconoscimento dei requisiti e a cui è seguita la lettera di conferma di diritto alla pensione. L’Inps conferma, dopo le numerose richieste di chiarimento da parte degli utenti ormai esausti dell’estenuante attesa, che il versamento della prima rata di pensione potrebbe slittare, come minimo, al 1 gennaio 2018.

Pensioni: Ape sociale e Precoci, il punto della situazione al 30/11/2017

Oggi, 30/11/2017, scade inoltre, è bene ricordarlo, il termine ultimo per quanti desiderano ancora accedere al riconoscimento dei requisiti con l’ape e la quota 41, che non sono riusciti a presentare la domanda entro il 15 luglio scorso. Per questi lavoratori, ovviamente, e per quanti si vedranno riammessa la domanda, dopo il riesame, ancora in corso, da parte dell’Inps, la prima rata slitterà ben oltre gennaio 2018.

Per tutti coloro invece che si sono visti accogliere immediatamente, senza ricorsi, la domanda, l’assegno dovrebbe arriverà con il primo mese dell’anno nuovo. Facciamo altresì presente che nella Legge di Bilancio il Governo ha inserito la proroga dell’ape sociale al 2019 con l’obiettivo di rendere strutturale la misura di pensione anticipata.

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