Nonostante i recenti incontri tra Governo e sindacati in tema di riforma Pensioni 2017, le polemiche non accennano a diminuire e dopo che il presidente dell'Inps Tito Boeri ha parlato dicendo che fermare l'aumento dell'età pensionabile costerebbe 140 miliardi al nostro Paese, la Cgil si dichiara insoddisfatta e pronta a fare una mobilitazione in quanto la proposta dell'esecutivo appare insufficiente, sia dal punto di vista delle misure presentate sia per quanto concerne i lavoratori che saranno coinvolti. Questo perché soltanto il 2,18% (4305 persone) dei lavoratori avrà l'esenzione dall'aumento dell'età pensionistica a 67 anni a partire dal 2019.
Riforma pensioni: la proposta da parte del Governo non soddisfa la CGIL
Questo è quanto rilevato all'interno di uno studio dela Cgil sulla proposta del Governo formulata lo scorso 13 novembre. Adesso c'è molta attesa per il vertice finale di sabato 18 novembre, dove il tutto dovrebbe essere messo su carta e quindi approvato definitivamente. All'interno dello studio vengono evidenziati i costi aggiunti per lo Stato e quelle che saranno le platee coinvolte tra il 2018 e il 2020 e, soprattutto, come soltanto l'esenzione dall'incremento dell'età e la pensione integrativa per il settore pubblico abbiano un'incidenza economica.
Sull'argomento riforma pensioni quello che la Cgil ha voluto denunciare è il fatto che coloro i quali riusciranno ad essere esentati dall'aumento dell'età pensionistica saranno veramente in pochi: come già detto soltanto 4305 lavoratori, di cui 3639 del settore privato e 666 del pubblico).
Questi, dunque, continueranno ad andare in pensione senza l'incremento di cinque mesi a partire dal 2019. Il costo di questo provvedimento sarà di circa 46.066.611 euro.
Per quanto riguarda la previdenza complementare, invece, lo Stato avrà una spesa di 11.500.722 euro per le entrate Irpef in meno e di 4.272.840 euro per la percentuale a carico del datore di lavoro pubblico.
Quest'ultima spesa, però, è già presente all'interno degli accordi precedenti e dunque non sarà un costo aggiuntivo rispetto a prima. Per un totale di 61.840.173 euro nel triennio dal 2018 al 2021.
Riforma pensioni: Cgil pronta a fare una mobilitazione
Secondo quanto dichiarato dal segretario della Cgil Ghiselli, l'irrilevanza di tali proposte da parte del Governo in merito alla riforma pensioni 2017 conferma come non siano stati rispettati gli impegni che erano stati presi nell'anno precedente.
L'augurio che si fa è che il 18 novembre il Governo proponga un documento con contenuti molto diversi e che venga bloccato l'aumento dell'età pensionistica perché, in caso contrario, la mobilitazione dovrà essere intensificata.
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