Sono ore bollenti quelle che stanno trascorrendo per quanto riguarda la riforma Pensioni 2017, tematica diventata ormai di strettissima attualità e che suscita numerose polemiche tra i cittadini. Dopo avervi parlato dell'incontro che c'è stato nella giornata di ieri tra il Governo e i sindacati, infatti, vi vogliamo aggiornare su quanto discusso soprattutto in merito all'aumento dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita, argomento che non riesce a mettere d'accordo gli addetti ai lavori.
Riforma pensioni: salvagente per 17mila soggetti? Ecco chi sono
Secondo quanto riportato da LaRepubblica.it, infatti, l'esecutivo starebbe studiando di escludere il 10% dei pensionandi dall'incremento dell'età pensionabile che dal 2019 arriverà a 67 anni. Questo è quanto potrebbe essere proposto ai sindacati nel prossimo vertice, quello più politico dell'imminente 13 novembre a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Trovare l'accordo per l'esclusione dei sopracitati significherebbe andare incontro a circa 17mila persone, tenendo conto che stando ai primi dati raccolti saranno ben 170mila i lavoratori che subiranno l'incremento dell'età pensionabile di cinque mesi tra poco più di un anno.
Vista la situazione sicuramente un intervento rilevante in tema riforma pensioni che, evidentemente, non può bastare.
In più il Governo, però, starebbe già pensando di esentare da tale aumento anche i 15mila lavoratori gravosi e alle undici categorie che dovrebbero rimanere fuori dal pesante provvedimento e di cui vi abbiamo già parlato nei giorni scorsi, se ne potrebbero aggiungere altre 3: i marittimi, gli agricoltori e i siderurgici.
Riforma pensioni, i sindacati rimangono piuttosto scettici
I sindacati, comunque, al termine del confronto col Governo, si dichiarano ancora molto scettici: "La strada è molto in salita, il Governo ha chiesto di parlare soltanto dell'aspettativa di vita e di non toccare l'argomento della fase due della riforma pensioni, cioè giovani, previdenza complementare e donne", così si è espresso Domenico Proietti, segretario confederale della Uil.
Insomma, una questione che dovrà essere tenuta sotto controllo perché nei prossimi giorni potrebbero arrivare importanti novità.
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