Altro che incontro conclusivo con intesa raggiunta, restano ancora distanti le posizioni sulla fase due della riforma Pensioni tra il governo e i sindacati che sono tornati a riunirsi oggi ma senza raggiungere il tanto auspicato accordo sulle misure previdenziali da inserire nella legge di Bilancio 2018 attualmente all'esame della commissione Bilancio del Senato. L'incontro a Palazzo Chigi si è già concluso, ma è stato aggiornato a martedì prossimo, 21 novembre, per ulteriori approfondimenti relativi all'età pensionabile e al meccanismo di calcolo della speranza di vita.

Pensioni, confronto governo-sindacati rinviato a martedì prossimo

Sulla fase due della riforma pensioni c'è "un impegno molto significativo - ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali a margine dell'incontro di oggi con i sindacati - da parte del governo". Un impegno che si inquadra, ha detto Giuliano Poletti, "dentro il percorso del verbale" già intrapreso con le parti sociali. Il riferimento è all'intesa sottoscritta sulla fase uno della riforma pensioni che prevedeva anche i nuovi interventi sulla fase due. Poletti ha inoltre spiegato che l'esecutivo terrà conto delle proposte delle organizzazioni sindacali e che il punto della situazione verrà fatto martedì prossimo durante la nuova riunione.

Organizzazioni sindacali insoddisfatte delle proposte di Palazzo Chigi

Per niente soddisfatti i sindacati, ancora distanti le posizioni con i governo. La più dura è la Cgil, sembrano apparentemente più ottimiste la Cisl e la Uil. "Le distanze - ha detto il leader della Cgil Susanna Camusso - restano assolutamente evidenti". "Rischiamo di perdere - ha detto il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan - un'occasione preziosa".

"Si deve sfruttare - ha detto Carmelo Barbagallo, leader della Uil - tutto il tempo a disposizione. L'ultima volta - ha aggiunto - abbiamo avuto sette proposte dal governo, questa - ha spiegato - altre due. Chissà - ha proseguito Barbagallo - che martedì non arrivino altre ipotesi, verificheremo".

Il ministro Padoan: rammarico per le posizioni diverse dei sindacati

Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha espresso rammarico per le diverse posizioni dei sindacati. Quello che sta mettendo in campo il Governo Gentiloni sulla previdenza, ha detto il titolare del Mef, è un "pacchetto importante" da inquadrare nella manovra e soprattutto "aggiunge un contributo del governo - ha detto Padoan - ai temi sociali". Il riferimento è al lavoro per i giovani e il contrasto alla povertà. "Tutti temi - ha detto il ministro dell'Economia - che le organizzazioni hanno ricordato e che sono - ha sottolineato - temi importanti per il governo". La situazione sarà aggiornata martedì prossimo, quando andrà in scena il match finale tra l'esecutivo e le parti sociali sulla fase due della riforma pensioni.