Archiviato il Tfa, il Miur lavora per i prossimi concorsi della Scuola. Per gli abilitati, secondo quanto affermato dal ministro Valeria Fedeli, il concorso potrebbe essere entro la fine del 2017. Data che, seppur annunciata dallo stesso ministro, non ha convinto tutti: sembra troppo poco il tempo a disposizione del Ministero per poter bandire il concorso tra un paio di mesi. "Facciamo un concorso nel 2017. E anticipiamo il concorso del 2018: invece di farlo alla fine, lo facciamo all'inizio del 2018 perché vogliamo superare il precariato" furono queste le parole del ministro Valeria Fedeli la scorsa domenica, durante un comizio.
Se il concorso per abilitati sarà entro la fine del 2017, quello per i non abilitati, dunque, dovrebbe essere all'inizio del prossimo anno: questo significa che ci saranno non più di 3-4 mesi per racimolare i famosi 24 Crediti Formativi Universitari utili ad accedere al concorso. Questo, a patto che siano rispettate le date annunciate ma che al momento non sono ovviamente ufficiali.
Quanto guadagneranno i docenti durante il Fit?
I docenti che passeranno il concorso, dovranno fare tre anni di tirocinio. I tre anni di contratto FIT (per i docenti che supereranno il concorso per non abilitati senza requisiti di servizio) saranno retribuiti. Ma quanto? La notizia che era vociferata, di un pagamento vicino ai 400 euro, non ha mai trovato riscontro, ma di certo ha creato non poche polemiche.
Link Coordinamento Universitario, ha commentato negativamente l'organizzazione del concorso, parlando di troppi punti interrogativi e poche certezze. Link chiede che le Università accelerino per poter permettere a tutti i docenti non abilitati di acquisire i 24 crediti formativi universitari in tempo per il concorso FIT. Infine, Link coordinamento universitario, parla della retribuzione di 400 euro vociferata: "pretendiamo che la retribuzione dei corsisti FIT sia aumentata, essendo attualmente prevista per i primi due anni intorno ai 400€, una cifra che, stante il grande impegno che i corsi comportano, non permetterebbe a nessuno la sopravvivenza".
Insomma, ancora tanta confusione per il concorso della scuola che di certo è molto atteso. Il Ministero dell'Università della Ricerca e dell'Istruzione sta cercando di accelerare i tempi per poter fare i concorsi prima delle prossime elezioni politiche. Al momento, certezze non ce ne sono con buona pace di tutti i docenti che quotidianamente cercano di avere buone nuove: a loro non resta che studiare, sperando che presto questa incresciosa situazione si sblocchi e sperare anche che quella dei 400 euro sia stata un'indiscrezione sbagliata e senza fondamenta.