Arrivano novità sulle Pensioni con uscita invariata a 66 anni e sette mesi, senza dunque l'aumento dei cinque mesi in più di età e di contributi necessari dal 2019. Infatti, le variazioni interessano sia le categorie dei lavori gravosi probabilmente esentate dall'aumento di età che il numero di anni di contributi necessari per l'uscita. Inoltre, varia uno dei requisiti indispensabile per la scorciatoria dei lavori gravosi: rispetto alle pensioni anticipate con Ape social, infatti, secondo quanto riporta Adnkronos, Governo e sindacati sarebbero d'accordo nell'allungare la forbice degli anni di svolgimento del lavoro gravoso, prima di andare in pensione.

Ultime novità oggi pensioni con uscita a 67 anni: quali lavori gravosi esentati?

Andando con ordine, dunque, nell'incontro di ieri tra Governo Gentiloni e sindacati in merito all'aumento dell'età di uscita per andare in pensione anticipata e di vecchiaia, sarebbero state confermate le 15 mansioni gravose che non dovrebbero subire l'aumento di età derivante dalla speranza di vita. Nel dettaglio, dunque, potranno continuare ad uscire con la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi, anche dopo il 31 dicembre 2018, le seguenti categorie:

  • gli operati dell'industria estrattiva;
  • i conducenti delle macchine di perforazione e delle gru;
  • i conciatori;
  • i camionisti;
  • i macchinisti delle ferrovie;
  • le maestre dell'asilo;
  • i facchini;
  • gli addetti alle pulizie;
  • gli assistenti alle persone non autosufficienti;
  • gli infermieri e le ostetriche;
  • isiderurgici;
  • gli agricoltori;
  • i pescatori;
  • i marittimi.

Lavori gravosi pensione anticipata e di vecchiaia 2017: ultime novità sui contributi

Le possibili novità per i lavori gravosi che non subiranno l'aumento per andare in pensione di vecchiaia dal 2019 sono relative ai contributi necessari.

Infatti, se per la pensione anticipata con Ape social sono necessari 36 anni di contributi, per poter mantenere la pensione di vecchiaia a 66,7 anni anche dal 2019 i contribuenti che svolgano lavori gravosi dovrebbero dimostrare di aver provveduto a versare i contributi per trent'anni. Ulteriore novità rispetto alla pensione anticipata a 63 anni con Ape social è invece l'arco del tempo di svolgimento del lavoro gravoso prima della pensione.

Infatti, per l'anticipo pensionistico Ape social occorre aver svolto per 6 dei 7 anni prima della pensione l'attività gravosa, mentre nelle intenzioni del Governo vi è quella di allungare a 7 anni il minimo di anni del lavoro, ma spalmato negli ultimi 10 anni.