Legato all'aumento generale delle Pensioni, dovuto al ritorno del sistema perequativo, anche le pensioni di reversibilità del 2018 subiranno un incremento degli importi. Ciò potrebbe aiutare notevolmente i parenti del de cuius a giungere più facilmente a fine mese, cosa che negli ultimi tempi sta diventando sempre più difficile. Sono molti, infatti, i contribuenti che non riescono ad avere un regime di vita dignitoso per via delle diverse spese alle quali devono necessariamente far fronte. Il ritorno del sistema perequativo può costituire dunque un punto di svolta, che, nel lungo periodo, potrebbe anche andare ad assicurare una maggiore efficienza del servizio previdenziale.

La pensione di reversibilità: cos'è e a chi spetta

Un istituto introdotto dal Governo al fine di aiutare i parenti in linea diretta del contribuente defunto è la pensione di reversibilità. Si tratta, in effetti, di un sistema previdenziale che consente ai soggetti che hanno determinati requisiti di poter usufruire di una somma accreditata mensilmente dalle casse dell'Inps. Si parlerà di pensione di reversibilità in senso stretto nel momento in cui il de cuius, al momento della morte, era già un pensionato e di pensione indiretta, invece, nel caso in cui si trovava ancora in una situazione lavorativa attiva. La legge individua con criteri ben precisi coloro i quali possono usufruire di tale istituto, andando dunque ad attribuire il diritto al coniuge, ai figli, ai genitori con più di 65 anni e senza pensione ed infine ai fratelli, se inabili.

Andando più nello specifico, la pensione di reversibilità potrà essere riconosciuta alla prole solo nei seguenti casi: agli studenti universitari, con meno di 26 anni; agli studenti di scuola superiore, fino ai 21 anni; senza limiti di età ai figli limitati o con disabilità.

Come calcolare pensione di reversibilità 2018

I soggetti aventi diritto alla pensione di reversibilità potranno dunque fare richiesta all'INPS inviando il modello compilato e, allegata, la documentazione richiesta dall'ente previdenziale.

Ma a quanto ammonta la quota spettante? A tal proposito, esistono delle percentuali fisse che possono essere applicate sulla base della singola situazione. Nel caso in cui vi sia un coniuge senza figli, allora l'importo dell'assegno sarà pari al 60%; se è presente anche un figlio, ammonterà all'80%; mentre al 100% se i figli sono due o più.

Se invece anche l'altro coniuge è deceduto, allora ai figli spetterà una percentuale variabile pari al 70, 80, 100% rispettivamente per uno, due e tre figli. Se invece la pensione di reversibilità del 2018 spetta ai genitori del de cuius, a ciascuno spetterà il 15%. La stessa percentuale sarà riservata ai fratelli e alle sorelle aventi diritto.

Gli aumenti previsti per la pensione di reversibilità del 2018

Come precedentemente accennato, anche le pensioni di reversibilità per il 2018 subiranno un lieve incremento, sulla falsa riga dell'aumento previsto per le pensioni erogate dall'INPS. Ciò sarà dovuto al fatto che verrà nuovamente applicato, a seguito di due anni di blocco, il sistema perequativo: tale meccanismo potrà modulare il sistema previdenziale e quello accessorio sulla base dell'ISTAT Foi, ossia l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Nel concreto, l'assunzione dell'inflazione come parametro base, porterà ad un leggero aumento del trattamento minimo che da 501,89 euro passerà a 507,41 euro. Inoltre, un incremento generale della pensione, farà aumentare di conseguenza l'importo dell'assegno percepito dai parenti del pensionato defunto che, come indicato precedentemente, viene calcolato in maniera proporzionale.