Tre notizie sulle pensioni per dare tre importanti informazioni per i pensionati, così che quando dovranno incassare la pensione e verificarne l'importo non si facciano cogliere impreparati. Innanzi tutto va detto che è stato confermato che il pagamento della pensione deve essere eseguito il primo giorno bancabile del mese, ovvero il primo giorno del mese in cui Poste e banche sono aperte (che a causa delle festività può non coincidere con il giorno 1 del mese). Poi per quel che riguarda l'importo della pensione bisogna sapere che ci saranno aumenti di qualche euro "grazie" all'inflazione che fa scattare la rivalutazione, ovvero l'indicizzazione al tasso di inflazione, che tuttavia a causa del sistema della perequazione non sarà completa per gli assegni più alti.
Infine, l'INPS ha dettato le istruzioni per il rimborso della rivalutazione più alta del dovuto avvenuta un paio di anni fa: ci saranno una o due trattenute sulla pensione di gennaio / febbraio, ma trattasi di pochi euro.
Ultime notizie pensioni: pagate al primo giorno bancabile del mese
Già da qualche anno il pagamento degli assegni previdenziali e assistenziali avviene al primo giorno utile del mese, ma era necessaria una modifica alle norme in vigore perchè altrimenti nel 2018 il pagamento sarebbe slittato al secondo giorno bancabile di ogni mese. La modifica è stata inserita con una norma ad hoc nella Legge di Stabilità, dunque il pagamento per i trattamenti pensionistici, gli assegni, le Pensioni e le indennità di accompagnamento oer gli invalidi civili, le rendite vitalizie dell'INAIL, avverrà il primo giorno del mese bancabile, ovvero quello in cui Poste e banche sono aperte, quindi non è detto che sia sempre l'1 del mese perchè può essere festivo: quest'anno il 1 aprile è Pasqua e il 2 Pasquetta, poi il 1 maggio e il 1 novembre fanno slittare al 2 del mese.
Inoltre le banche sono chiuse al sabato mentre le Poste sono operative, dunque a settembre e dicembre - mesi in cui l'1 è sabato - le banche caricano il pagamento il 3, lunedì.
Importo pensione 2018 in crescita per la rivalutazione
L'indicizzazione delle pensioni al tasso di inflazione farà sì che nel 2018 ci sarà qualche euro in più negli assegni: poca roba, visto che l'ISTAT ha rilevato un tasso all'1.1% per il 2017.
Un 'aumento dell'1.1% pieno ci sarà solo per le pensioni che non superano il triplo dell'importo della pensione minima INPS, che ovviamente viene rivalutato anch'esso dell'1.1% e sale quindi da 501.89 euro a 507.41 euro. Il sistema della perequazione prevede che l'adeguamento all'inflazione della pensione proceda poi a scaglioni: per le pensioni tra tre e quattro volte l'importo del trattamento minimo un +1.045%, per quelle tra quattro e cinque volte un +0.825%, tra cinque e sei volte un +0.55%, per quelle oltre sei volte un +0.495%.
Aumento pieno ovviamente per l'assegno sociale, ex pensione sociale, che sale da 448 a 453 euro.
Novità pensioni: trattenuta per rimborso, l'INPS dà le istruzioni
Nel 2015 la rivalutazione della pensione fu più alta del dovuto perchè si calcolò su un tasso di inflazione provvisorio dello 0.3%, poi corretto allo 0.2%: ballano quindi alcuni euro, il cui rimborso è stato fatto slittare dal 2016-17 al 2018. L'INPS ha appena dato le istruzioni definitive: nel caso di rimborso fino a 6 euro ci sarà una trattenuta unica a gennaio, per rimborsi oltre i 6 euro ci saranno due trattenute uguali a gennaio e febbraio. Il massimo dovrebbe essere sui 20 euro totali.