Le ultime novità al 5 dicembre 2017 giungono dal Ministro Poletti che con le sue ultime dichiarazioni sembra replicare alla Manifestazione indetta in 5 città italiane dalla Cgil. La manifestazione di sabato scorso, 2 dicembre, ha avuto moltissimo seguito, migliaia le persone presenti in piazza, anche a Torino, nonostante le condizioni meteorologiche avverse. Lo scopo della Cgil era quello di portare in piazza il malcontento per quanto ottenuto in campo previdenziale nella Legge di Bilancio 2018. Purtroppo, è ormai noto ai più, la legge Fornero, se si escludono piccolissime migliorie, non vedrà alcun stravolgimento, anzi il grosso sembra essere stato fatto nella Legge di Bilancio 2017.
Per precoci e donne, pochi davvero gli interventi per migliorare molti dei nodi spinosi ancora vigenti. In piazza infatti in corteo ben visibili le magliette con quota 41 e proroga opzione donna, i dettagli al 5 dicembre 2017.
Poletti: 'Sulle pensioni abbiamo fatto il possibile'
Il ministro del lavoro Giuliano Poletti sostiene che coi vincoli che la legge di bilancio ha dato al Governo, si è fatto tutto il possibile. Poi aggiunge, questa per noi è comunque una tappa di un confronto, si intende quello con i sindacati, che continuerà anche in futuro. La pensa diversamente la Cgil che ha manifestato tutto il disappunto sul provvedimento dell’esecutivo concernente le Pensioni. Poi Poletti, presente a Bologna in visita all’istituto Aldini alla mostra-convegno Handymatica dedicata alle tecnologie per la disabilità, prosegue: "nel documento che abbiamo stilato e dato ai sindacati non abbiamo chiuso del tutto, siamo rimasti disponibili al confronto" Ma abbiamo fatto presente, paragrafiamo il suo concetto, che dentro questa legge di bilancio 2018 non siamo in grado di offrire ai lavoratori o alle richieste dei sindacati in misura maggiore rispetto quanto fatto.
Confronto con Cgil ancora aperto, ma per il futuro
Siamo convinti di aver fatto anche cose molto importanti e positive. Sebbene il tavolo di confronto con i sindacati si sia concluso, ricorda il Ministro del lavoro, con posizioni differenti segnando un limite da questo punto di vista. Siamo anche consapevoli che quando si dialoga è normale che ci possano essere posizioni divergenti, quindi ne prendiamo atto e siamo pronti al confronto per migliorie future.
"Abbiamo ancora cose da fare e da mettere in pratica, diverse cose", conclude. Bisognerebbe però comprendere se i campi su cui intende agire il Ministro siano gli stessi che restano a cuore ai lavoratori.
Quali gli obiettivi futuri del Governo?
Fra i temi prioritari per il Governo resta quello dei lavori usuranti e la valutazione su quei mestieri meritevoli dello stop dell’innalzamento dell’età pensionabile, non tutti i lavori sono uguali, sostiene Poletti, dunque, va da sé, che sia questione di equità preservare alcuni lavoratori rispetto ad altri.
Su questo tema i precoci non transigono, chi ha iniziato a lavorare in giovanissima età, dopo 41 anni di lavoro è ugualmente usurato, indipendentemente dal tipo di mansione che ricopre. Tra gli altri temi cari, resta il tema della rideterminazione delle componenti assistenziali e previdenziali affinché vi sia una chiara rappresentazione nella contabilità nazionale. Questo aspetto invece da tempo viene richiesto anche dai lavoratori: dividere assistenza da previdenza. Chissà che nel prossimo futuro si riescano a trovare maggiori punti di incontro tra Governo e sindacati. Ad oggi , purtroppo, quel che pare chiaro, nonostante le rassicurazioni sul futuro dialogo, è che la Legge Fornero non subirà nessun stravolgimento radicale.