Ci sarebbero le coperture finanziarie per l'abolizione della riforma Pensioni targata Fornero che nel 2011 innalzò drasticamente l'età pensionabile e introdusse pesanti penalizzazione sulla pensione anticipata, una normativa previdenziale che ancora oggi continua a creare gravi problemi sul piano sociale. A sostenere che ci siano le coperture per garantire la cancellazione della legge Fornero in caso di vittoria alle elezioni del 4 marzo prossimo e il Movimento 5 stelle che con il candidato premier Luigi Di Maio punta a conquistare la maggioranza parlamentare e la poltrona di Palazzo Chigi.
Pensioni, secondo i 5 stelle non mancano soldi per cancellare la Fornero
Diversi sulla questione gli interventi di Luigi Di Maio e del deputato Alessandro Di Battista. A ribadire la posizione pentastellata sulla riforma pensioni, già affrontata nel programma M5S, è il deputato Danilo Toninelli che critica anche la coalizione di centrodestra. "Chi dice di voler abolire la Fornero - ha detto riferendosi al programma elettorale della coalizione di centrodestra - è lo stesso che l'ha approvata, come - ha aggiunto - per le tasse". ll riferimento è a Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) e a Silvio Berlusconi (Forza Italia) i quali, diversamente da Matteo Salvini (Lega) nel 2011 facevano parte della maggioranza di larghe intese che appoggiò in Parlamento la riforma pensioni varata dal Governo Monti e presentata in lacrime durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero.
"Noi - ha dichiarato Danilo Toninelli a proposito dell'abolizione della legge Fornero - abbiamo fatto i conti e verificato delle coperture. Noi - ha sottolineato il parlamentare del Movimento 5 stelle - abbiamo le mani libere". Dove trovare i fondi? Anche ai tagli alle partecipate. Tra le proposte contenute nel programma elettorale M5s anche la Quota 100, la Quota 41 e la proroga (o la stabilizzazione, non è ben spiegato) della formula Opzione donna destinata alle lavoratrici.
La rottamazione della legge Fornero nel programma del Movimento 5 stelle
"Nelle partecipate - ha detto il parlamentare ai microfoni di Otto e mezzo su la7 - i vecchi partiti non toccano nulla. Noi - ha spiegato - troveremo dei fondi ad esempio lì". Gli esponenti del Movimento 5 stelle puntano sulla credibilità data dal fatto che per loro sarebbe la prima volta al governo in caso di vittoria elettorale.
"Noi - ha sottolineato Toninelli - siamo credibili, altri no". Ma c'è anche chi fa notare ai grillini l'esperienza non proprio brillante in alcune città già amministrata, a partire da Roma. Anche se va detto che le responsabilità dei disastri nella Capitale non possono ricadere sui Cinque Stelle e sulla sindaca Virginia Raggi perché è noto a tutti, alla luce dell'inchiesta su Mafia Capitale, che quella ereditata al Campidoglio è una situazione davvero pesante, difficile e complessa da gestire.